Il discorso è un po’ sempre lo stesso. La curva decresce ma...Il “ma” sta a metafora del bicchiere: c’è chi lo vede mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. Ora il Presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro lo vede un po’ “più” mezzo pieno ma la situazione, spiega, è un po’ a metà: «La curva è in decrescita anche se la situazione in Italia è un po' a metà, sia per i casi sintomatici che per i positivi». Resta, invece «alta l’incidenza», che a sette giorni è di 321 casi ogni 100mila abitanti e oltre sui 14 giorni».
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E proprio per questa ragioni, naturalmente, il presidente dell’Iss aggiunge che se i dati dell’epidemia migliorano, «ma non dobbiamo assolutamente rallentare le misure e rilassarci. Il sovraccarico è ancora alto in moltissime regioni». Certamente, i miglioramenti sono molti e questi riguardano non solo l’Italia ma tutta Europa.
Altro elemento sul quale l’Iss pone attenzione concerne l’età media dei contagi. «L'età mediana» dei casi di Covid in Italia è «intorno a 48 anni». sottolinea Brusaferro: «Questo indica che sono sempre più anziani a contrarre l'infezione. Da qui l'importanza di proteggere queste categorie. Per i deceduti l'età media supera gli 80 anni».
E se, la curva relativa all'occupazione dei posti letto e di terapie intensive va verso l'appiattimento, «il segnale dei decessi è ancora molto elevato» e quindi «non ci si può rilassare». In modo particolare nel periodo natalizio. Insomma, «evitare aggregazioni e spostamenti».