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L'allarme del medico di Cospito: si è rotto il naso, può morire da un momento all'altro

Angelica Milia, che ha visitato in carcere l'anarchico detenuto in regime di 41 bis: «È caduto e ha perso molto sangue»

Aggiornato alle 2 minuti di lettura

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(ansa)

«Siamo in una situazione in discesa» ma «rischiosa» per la sua vita: a parlare, in un’intervista a Radio Onda d'Urto, è la dottoressa Angelica Milia che ha visitato in carcere Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto in regime di 41 bis e da 100 giorni in sciopero della fame per protestare contro il carcere duro. Rispondendo a una domanda sulla possibilità che Cospito rischi la vita, Milia ha risposto senza giri di parole: «Sì, secondo me sì». In base a quanto raccontato dalla dottoressa, Cospito fatica a camminare «e sta facendo uso anche della sedia a rotelle: tutti i valori sono i calo e c'è rischio di edema cerebrale».

«Il discorso può cambiare da un momento all'altro. Nel momento in cui supera il catabolismo glicemico lui rischia», ha affermato. La dottoressa ha spiegato che si sono ridotti tutti i livelli: emocromo, linfociti, leucociti, «tutti quei globuli che servono per la lotta contro le infezioni».

La dottoressa di Alfredo Cospito: "La situazione è drammatica"

Nella notte la situazione è precipitata perché l’anarchico è scivolato nella doccia, forse a causa di un mancamento, è si è rotto il setto nasale. È stato immediatamente trasferito al pronto soccorso dove è stato medicato, «ma ha perso molto sangue, è debole, ha difficoltà ad avere una normale termoregolazione corporea», ha spiegato la dotteressa. «Ha le piastrine molto basse» ha aggiunto Milia, chiarendo che «anche un piccolo taglio può provocare una forte emorragia che, viste le sue condizioni generali di salute e il fatto che non si stia alimentando da 100 giorni, può avere conseguenze gravissime».

«Dopo la caduta di stanotte e le cure ricevute in clinica, ora è molto provato ma il dolore al naso si è ridotto. Non riesce però ad avere una termoregolazione normale, indossa tre pantaloni e quattro maglioni per cercare di riscaldarsi. È chiaro - ha concluso - che non possa continuare a rimanere in questo carcere, deve essere trasferito in una struttura che possa garantirgli assistenza sanitaria adeguata».

Gli appelli
A lanciare un appello per la sua liberazione è stato Giuliano Castellino, fondatore di Italia Libera ed ex leader di Forza Nuova: «L'ennesimo quadro clinico delineato dal medico di fiducia di Alfredo Cospito al suo avvocato difensore è estremamente drammatico. Alfredo sta per morire. Non c'è più tempo, deve uscire dal 41 bis perché sia salvato».

Anche per Luana Zanella e Peppe De Cristofaro, capigruppo a Camera e Senato dell'Alleanza Verdi e Sinistra, «le condizioni di Alfredo Cospito sono in lento peggioramento, secondo quanto ha reso noto il suo legale. Aspettavamo purtroppo questo aggiornamento. Di fronte al gravissimo pericolo di vita che sta correndo una persona detenuta, considerato che il ministro Nordio non ha ritenuto sino ad ora di accogliere l'appello per la vita di Alfredo Cospito, chiediamo che intervenga il Presidente Mattarella con gli strumenti costituzionali a sua disposizione, al fine di impedire una conclusione drammatica di questa vicenda». 

Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani, in una nota hanno spiegato che non si rassegneranno «al muro contro muro che si è creato sulla vicenda di Alfredo Cospito. Occorre compiere atti di puro buon senso nel nome della salvaguardia della vita umana e del diritto. Chiediamo ai parlamentari che hanno potere di ispezione di recarsi a Sassari per verificare di persona la situazione. Chiediamo altresì al ministro Nordio di mandare medici del suo dicastero nel carcere di Sassari per accertare le condizioni di salute di Cospito».

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