La foto svela un orizzonte dove l’occhio non trova un punto in cui fermarsi, rapito dalla continuità delle colline. La foto è bellissima, intensa. Come un ricordo. Come una cartolina arrivata nella buca mezzo secolo fa. Oggi per rendere indimenticabile un paesaggio quella foto, bellissima, non basta più. Cambia la comunicazione, diventa multisensoriale, servono i cinque sensi. Perché con la sinestesia il prodotto raccontato si fissa nella memoria.
Tra i pionieri di questo modo di svelare un paesaggio ci sono quelli dell’Alta Langa. La terra che sovrasta le grandi vigne di Barolo e Barbaresco e che ha fatto proprio del paesaggio il suo punto di forza. La prossima settimana tra Igliano e Niella Belbo sono in programma tre giorni per imparare a raccontare il paesaggio con i sensi. Parteciperanno scrittori, registi, giornalisti, esperti di profumeria, protagonisti dell’arte. La chiave di tutto è il «Marin», il vento del mare che porta umidità e odore di salsedine. Il vento che trasforma il paesaggio e gli regala un profumo unico, indimenticabile. Ma che sa anche cambiare le stagioni e i giorni. Un protagonista silenzioso che solo i sensi sanno cogliere.


Il programma
Si comincia giovedì 30 giugno a partire dalle 17,30 a Niella Belbo con un workshop all’aperto dedicato al senso della vista sui temi del racconto e della fotografia del paesaggio dell’Alta Langa con la partecipazione dei giornalisti Pasquale Quaranta de «La Stampa» e Martina Liverani fondatrice di «Dispensa» e giornalista de «Il gusto», il fotografo Maurizio Beucci ed Eugenio Damasio, general manager di No Panic. L’incontro inizierà con una merenda sinoira alla Locanda Ferrante e terminerà con un focus sulla fotografia al tramonto in Alta Langa.
Sabato 2 luglio, dalle 16,30 alle Piemontesine di Igliano si terrà invece l’incontro dedicato ai sensi dell’olfatto, dell’udito e della vista attraverso la scoperta dei profumi, delle sensazioni e dei suoni dell’Alta Langa e dell’arte contemporanea come parte integrante del paesaggio. Protagonisti dell’incontro saranno Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Sergio Momo, fondatore del marchio Xerjoff, il compositore, regista e fotografo Giorgio Ferrero e l’attore e regista albese Paolo Tibaldi. L’appuntamento prevede un light dinner con menù “langhetto” a cura di Jerome Migotto, chef de Le Piemontesine.
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L’ultimo appuntamento di “marín” si terrà domenica 3 luglio a partire dalle 10 sempre alle Piemontesine a Igliano, con un incontro dedicato ai sensi del tatto, del gusto e dell’udito attraverso esperienze di foraging e di alta cucina vegetariana e il suono delle parole della lingua piemontese. E in compagnia dello scrittore e saggista Giuseppe Culicchia, Paolo Tibaldi dello chef Paolo Griffa e di Franco Lodini (l’erbaiolo di Massimo Bottura) che percorreranno le strade dell’Alta Langa in cerca di erbe spontanee da cucinare per il light lunch che verrà offerto ai partecipanti.
Per informazioni: 0173.3583