Diceva George Sand: “Lo champagne aiuta la meraviglia”. E la meraviglia, oggi, è che Ferrari ha appena vinto The Champagne & Sparkling Wine World Championships, ossia il campionato mondiale delle bollicine. Meglio della Francia, appunto. Il concorso ideato e presieduto da Tom Stevenson, uno dei massimi esperti mondiali del settore, ha eletto la cantina del gruppo Lunelli Sparkling Wine Producer of the Year 2021. Un risultato storico, che non solo premia il lavoro fatto in tutti questi anni, ma proietta la Trentodoc, e quindi l’Italia, al vertice mondiale delle bollicine. Con le sue 12 medaglie d’oro e 8 di argento, Ferrari ha infatti contribuito in maniera determinante alla conferma della Trentodoc come denominazione italiana più premiata, e al sorpasso dell’Italia sulla Francia con 58 medaglie contro le 52 degli storici rivali. Il testa a testa per il titolo di produttore dell’anno, che viene attribuito alla cantina con il maggior numero di medaglie, è stato un testa a testa con la Maison de Champagne Luis Roederer, vincitrice della scorsa stagione, che ha ottenuto 7 medaglie d’oro e 4 d’argento.
“Siamo felicissimi – dice Matteo Lunelli, presidente e ad di Cantine Ferrari, e vice presidente e ad della holding di famiglia Lunelli spa – Ferrari è un leader ormai consolidato e riconosciuto in Italia, ma con questo riconoscimento potremo avere spazi di crescita enorme in tutto il mondo”. Così, dopo aver spodestato la Champagne dalla Formula 1, le bollicine di montagna si sono prese anche tutto il resto. “Un risultato da condividere con tutta la nostra squadra. Senza la loro passione non ce l’avremmo fatta”, dice ancora Lunelli. Territorio, passione, tradizione sono queste le tre regole d’oro del successo. “Questo premio è la testimonianza di un cambio di percezione a livello internazionale del mondo delle bollicine. Nel segmento alto di gamma la Champagne rimane un punto di riferimento, ma ora si sa che ci sono anche altri territori dove si producono ottimi prodotti, e la Trentodoc è uno di questi”.
Il New York Times qualche tempo fa ha scritto che il mondo delle bollicine “è un cielo fatto di tante stelle”, e quest’anno quella che brilla di più è Ferrari. Che ha conquistato il mondo non solo con le grandi Riserve, ma anche dai suoi Trentodoc non millesimati come l’iconico Ferrari Brut, eletto miglior bollicina italiana nel 2020 e miglior Blanc de Blancs del mondo nel 2016, e il Ferrari Maximum, sia nella versione Blanc de Blancs che Rosé. “E di questo sono particolarmente orgoglioso – ha detto ancora Lunelli – è il risultato di un lavoro attento e continuo, di una filosofia di produzione che ci obbliga a dare sempre il meglio”. E adesso però si guarda avanti. E la prossima sfida si chiama export. “Essere considerato il miglior produttore al mondo ci apre opportunità incredibili di crescita. L’anno prossimo Ferrari festeggia 120 anni di storia, un percorso fatto di tempo e pazienza, nato dall’intuizione del nostro fondatore, Giulio Ferrari, e portato avanti grazie ai valori della nostra famiglia”.
Oltre mille le etichette che hanno partecipato al Mondiale delle bollicine, provenienti da tutto il mondo. Per la prima volta ha partecipato anche il Giappone. “Faccio le mie congratulazioni a Ferrari Trento per aver conquistato questo titolo – ha commentato Tom Stevenson - Un fantastico premio per un fantastico produttore”.