
Il designer vive nel mondo delle idee: progetta, inventa o tutt’al più reinventa. Interpreta stimoli per trasformarli in materia. Quel personale modello stile diventa una firma da sviluppare senza limitarsi a un singolo settore merceologico. Tutto ciò che tocca diventa novità. Inedita, esclusiva. E si può dire “ricercata e preziosa” quando si parla di Stefano Ricci. Un uomo che non ha certo bisogno di molte presentazioni: tra i suoi talenti, oltre alla visione e le capacità manageriali, c’è la costante ricerca del bello, e del meglio. Nato a Firenze nel 1949, Stefano Ricci parte nel 1972 dalle cravatte, e in breve tempo la sua artigianalità diventa impresa ponendo al centro la ricerca delle migliori materie prime per realizzazioni 100% “Made in Italy”.
Si inizia così con 750 esemplari di Merlot affiancati, più tardi, da altri prodotti più incentrati al Sangiovese e uve internazionali. Ogni bottiglia è un’opera, il design è finemente curato con dettagli e ornamenti diversi in cui si esaltano le forme delle bottiglie, tratteggi e stili diversi per abbracciare e scandire gli stili e i volumi. Gli elementi fissi scelti sono l’uso dei colori (nero e oro), l’aquila o il coccodrillo, ampiamente usati nelle etichette e per alcune rifiniture negli accessori che completano l’offerta SR Wine: borse, bicchieri e decanter.
Tutti vini frutto di una ricerca profonda, scaturita dalla comprensione dei gusti e degli obiettivi da raggiungere; la definizione dello stile SR Nasce dalle uve della tenuta toscana Sette Ponti raccolte tra galestro, calcare, argilla e sabbie, una struttura piuttosto omogenea dei suoli che caratterizzano l’areale del Chianti.
Bordolese 2014 e Bordolese 2016
Il vestito anticipa grandezza, eleganza e un tocco di austerità. C’è un pattern giocato su diverse geometrie e colori che invitano a soffermarsi sulla testa dell’aquila. Il blend si divide tra Merlot, Cabernet Sauvignon e un 10% di Petit Verdot; l’affinamento in barrique enfatizza le dolcezze e la struttura. I tannini dialogano con note molto aromatiche tra spezie e frutti rossi sotto spirito. Si trova già distensione nel 2014 e sottigliezza, e con contorni erbacei; al contrario, nel 2016 c’è solarità, ampiezza e una tessitura scandita da eleganza e lunghezza.
Wings Bianco 2019
Incarna dimensione, volume e potenza in un volo alare impostato sull’agilità e un movimento verticale. La salinità accelera il succo poi ritrovato in un effluvio di aromi più caldi tra pepe, zafferano e magnolia.
Wings Rosso 2018
Una sapiente unione tra Sangiovese e Merlot per un sorso che non nasconde la sua scattante freschezza, un’anima flessuosa in una scrittura al palato costellato da minerali legati tra loro da una materia che trattiene l’energia per sprigionarla con dinamismo e piacevolezza.
Champagne Grand Cuvée Réserve Millésimé 2017
Arriva con decisione e fittezza l’ 80% di Pinot Noir, il palato si ingentilisce, rinfresca e arricchisce con un traboccante materia fatta da aromi dolci e maturi (canditi, scorze garanzia e di torrefazione). Note di noisette e camomilla intrecciano la beva, l’acidità avvolge la materia rendendo il sorso goloso.