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Dal cru alla bottiglia, il primo progetto valdostano di vigna in adozione

“Adotta un Cru” è l’originale iniziativa di Grosjean Vins per adottare una vigna, farla crescere e scoprire i segreti della viticoltura eroica valdostana. Nel rispetto dell’ambiente e alla ricerca della più viva natura di montagna

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E’ da un anno, ormai, che siamo sempre di più alla ricerca di ampi spazi, aria pulita, relax e paesaggi incontaminati. Oggi più che mai la montagna è la risposta, e l’idea di Grosjean Vins è tanto attuale quanto meritevole: “Adotta un Cru”, che permette di vivere in prima persona l’esperienza di coltivare, far crescere e produrre vini d’eccellenza, dai grappoli alla bottiglia, nel rispetto dell’ambiente e alla scoperta della viticoltura eroica e delle tradizioni alpine.

Grosjean Vins è una delle più grandi famiglie dell’enologia valdostana, oggi guidata dalla terza generazione di Vignerons. Da oltre 50 anni coltivano circa 16 ettari tra Quart e Saint Christophe, producono 140mila bottiglie all’anno e sono stati pionieri della sostenibilità in Valle d’Aosta, grazie a una produzione biologica al 100% e a impianti green a zero impatto ambientale.

Era da tempo che avevamo in mente di suggellare questo patto d’adozione”, spiegano Hervé e Simon Grosjean, ideatori del progetto. “Molti dei nostri clienti sono curiosi di conoscere le misteriose operazioni di cantina che ci sono dietro a una bottiglia: con quest’iniziativa avranno finalmente la possibilità di assistere alla nascita e alla maturazione del vino, per arrivare al calice finale”.

Così, per un anno, tutti gli appassionati di vini e vitigni eroici diventeranno orgogliosi protagonisti della quotidianità vinicola di una cantina valdostana le cui origini risalgono al 1700. Da osservatori attivi verranno a conoscenza della vita pratica in vigna, osservando l’andamento vegetativo della pianta e le più importanti pratiche agronome.

La nostra idea è quella di far conoscere i vini e i vitigni eroici che nascono sulle nostre montagne, trasmettendo la storia, le tradizioni e la cultura di questo angolo di Valle d’Aosta”, concordano Hervé e Simon Grosjean. “Il legame tra la famiglia Grosjean e il territorio è da sempre imprescindibile: vogliamo salvaguardare il paesaggio tipico e caratteristico creando una nuova forma di turismo green, etico e consapevole”.

Il percorso di adozione del Cru si articola in diverse tappe che corrispondono alle fasi di produzione e lavorazione. Il primo step consiste nella scelta tra le vigne Rovettaz e Tzeriat, che hanno entrambe la caratteristica di essere tra i migliori terroir del centro Valle e che danno vita ad alcuni tra i più noti vitigni autoctoni della regione.
Seguirà il certificato d’adozione e la ricezione immediata di una bottiglia di vecchia annata.
Da qui in poi sarà possibile seguire la produzione in vigna e in cantina, partecipando con la Famiglia Grosjean ai momenti più importanti della stagione vinicola: la potatura (da gennaio a marzo), la legatura (in marzo e aprile), la vendemmia di settembre e tutte le altre operazioni di cantina.

L’adozione può essere fatta anche come “regalo”, tanto che a fine percorso viene offerta una cassa di 6 bottiglie della nuova annata con etichetta personalizzata.

Durante qualsiasi momento dell’anno è possibile recarsi in cantina, degustare i vini e visitare il vigneto adottato: un’ottima occasione per riscoprire, per una volta, il lato “orizzontale” della montagna.