
Giunge così al suo quarto capitolo la saga dei vini d’autore del Kellermeister Andrea Moser, che all’interno della più grande realtà produttiva altoatesina ha creato un percorso di eccellenza scandito da annuali selezioni vendemmiali. Il Merlot Riserva 2018 segue la produzione a numeri limitatissimi della Magnum di Pinot Bianco del 2016, Il superbo Cabernet Sauvignon del 2015 e il sorprendente Lago di Caldaro 2016.
Frutto di un’annata non particolarmente promettente, segnata da abbondanza di sole e temperature superiori alla media durante l’estate, un autunno siccitoso, compensato da forti temporali in agosto, la vendemmia si è riscattata a fine estate grazie a una finestra di condizioni climatiche ottimali. I vigneti scelti per quest‘edizione del Kunst.Stück sono stati due.
Una fermentazione a 30-32°C con macerazione sulle bucce di 4 settimane in botti di rovere – segnaliamo che circa il 10% dell’uva è stata appassita in cassette per circa 3 settimane, va a incidere su morbidezza e concentrazione davvero importanti. Fermentazione malolattica e maturazione avvenute per 18 mesi in barrique (100% nuove). Una bella prova d’autore che la composizione del menù, costruito integrando anche le tre eccellenti edizioni precedenti, non ha fatto che confermare.
Poi, Moser, che di esperimenti non sembra mai domo, stappa un Riesling a rifermentazione naturale spontanea Pét-Nat (Pet Mat, il nome – nomen omen) che fa la felicità del patron dell’albergo Gregor Wenter, convinto “naturista” almeno in cantina.
Realizzato in edizione limitata (poco più di 2mila bottiglie, e solo in formato Magnum) questo Kunst.Stück, esce sul mercato a 100 euro.