Sale con l’anima e grandi soste: dieci idee per tornare a viaggiare
di Marco Colognese
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Una tavola almeno ottima, una sala che lasci il segno e un luogo difficile da scordare dove passare la notte: per non parlare di una colazione all’altezza. Questo naturalmente passata la bufera, quando muoversi non sarà un percorso a ostacoli come quello a cui ci hanno abituato questi tempi così anomali. Quando ci si potrà di nuovo concedere qualche emozione in libertà. Ecco perché mi sono venuti in mente quei posti che consiglierei d’istinto, senza pensarci due volte, per trascorrere qualche ora rilassante in un’atmosfera particolare e vivere quella “bellezza” che in questo strano periodo manca. Alberghi, quindi, oppure grandi ristoranti con camere che lascino un ricordo importante.
Hiša Franko - Kobarid
Partiamo da Kobarid, Caporetto in italiano: ci si trova in Slovenia, nella magia di un verde dalla brillantezza stupefacente che si ammira da una delle accoglienti sale.
È qui che Ana Roš ha dato vita con Valter Kramar a una miscela gastronomica di grandissimo fascino, con una cucina che mette insieme in modo terribilmente affascinante la sua terra con il mondo intero. Una scelta di vini (più un divertente percorso analcolico introdotto di recente) soprattutto locali di tendenza naturale, formaggi che Valter seleziona con cura e una colazione notevole completano un soggiorno indimenticabile.
Glam – Palazzo Venart – Venezia
È a Venezia uno dei più bei locali della piccola galassia di Enrico Bartolini. Il Glam si trova a Palazzo Venart, un piccolo albergo di lusso dallo charme che solo questa città meravigliosa riesce a trasmettere.
Qui ai fornelli c’è un cuoco dal talento cristallino e in forma strepitosa come Donato Ascani, sguardo dolce e sorridente, tecnica sopraffina e uno stile di cucina che regala gusto pieno in ogni boccone, capace com’è di trattare la materia lagunare abbinandola alle sue radici laziali. Tutto questo in un contesto di silenziosa, inimitabile eleganza.
Letteralmente sul lago, a Sirmione, il bellissimo relais del patron Stefano Giordani. Tre suites sontuose e il ristorante con due sale eleganti sui toni del bianco che un imponente lavoro di recupero ha consentito di affacciare direttamente sul Garda che ne lambisce le vetrate.
Fabrizio Molteni, tra gli allievi del maestro Gualtiero Marchesi, è arrivato da poco in cucina ma già ne ha preso saldamente le redini: il suo è uno stile classico al quale non mancano una nota di creatività modulata con intelligenza e un bagaglio tecnico ragguardevole che rendono i piatti decisamente interessanti. www.lasperanzina.it
Villa Necchi alla Portalupa – Gambolò
È circondata da un paesaggio incontaminato, nel cuore della riserva fluviale del Parco del Ticino. A disposizione camere eleganti e silenziose e uno spazio verde di rara suggestione in cui perdersi a passeggiare, tra alberi secolari, laghetti di ninfee e animali di ogni genere, magari dopo una ricca colazione.
E poi la seducente cucina di Antonio Danise, giovane campano che ha saputo adottare e farsi adottare da questo territorio meraviglioso servita in una sala elegantissima, con piatti che sanno regalare gusto e personalità.
Man mano che ci si inerpica lungo i placidi tornanti che conducono a 1600 metri sul livello del mare, ci si accorge di quanto la Val Sarentino sia affascinante anche vista dall’alto, tra prati infiniti e profumo di boschi.
Gisela e Heinrich Schneider la loro scommessa l’hanno vinta scegliendo di accogliere i loro ospiti quassù in mezzo a un magnifico nulla. Dieci ampie camere, moderne e luminose, una sala spettacolare e una cucina unica nel suo genere, neo-altoatesina, gustosa, dallo spiccato impatto estetico e tecnicamente perfetta.
È un luogo in cui si trova spiegato alla perfezione il concetto di cura del dettaglio, a partire dagli splendidi giardini realizzati dal botanico francese Patrick Blanc. Un hotel di lusso che assomiglia a una grande casa moderna, con spazi ampi e luminosissimi e trenta ampie stanze tutte vista lago.
In cucina Andrea Berton ha voluto Raffaele Lenzi, napoletano di grande esperienza che realizza piatti il cui filo conduttore è basato su freschezza e leggerezza. Il tutto in una sala a filo d’acqua di notevole bellezza.
All’ultimo piano di un moderno albergo di grande charme, la vista da un lato sul mare e dall’altro sulle Alpi Apuane, una sala luminosissima. Al suo interno una suggestiva cucina a vista nella quale si muovono Valentino Cassanelli e la sua giovane brigata. Emiliano, cuoco di estrema sensibilità, Valentino sa realizzare piatti molto personali nei quali si esprime con una creatività sapientemente gestita, accompagnati dall’originale senso dell’abbinamento di Sokol Ndreko che riesce a stupire a ogni calice.
Benedikto Osteria in Assisi – Nun Assisi Relais & SPA Museum
L’Umbria è una piccola splendida regione ancora da scoprire a fondo. Massimo Falcinelli ha saputo dar vita a un progetto visionario di stupefacente fascino, con una SPA ricavata tra le mura di un anfiteatro romano che porta con sé una storia di duemila anni e un accogliente relais nel cuore di Assisi.
Non poteva mancare un ristorante che accompagnasse degnamente gli ospiti, affidato a un uomo del territorio come il bravo Enea Barbanera, il quale sa tradurre con gusto e competenza le migliori materie prime locali.
Roma, una città magica: in una zona silenziosa a due passi da Piazza Del Popolo ecco le quattordici bellissime suites di The H’all, stanze di lusso e calore fatte realizzare da Riccardo di Giacinto, cuoco eclettico e appassionato che gioca sulle parole tra oro e alloro e cucina in modo goloso e gustoso.
Il ristorante All’Oro ha una sala dall’atmosfera intima e raccolta di grande suggestione che vale la pena conoscere, condotta dalla moglie Ramona Anello. Inutile dire che anche la colazione, qui, ha il suo notevole perché.
Il Golfo di Napoli è uno scenario fantastico al cui fascino è difficile abituarsi: poterlo osservare dall’alto, sia di notte sia di giorno, regala grandi emozioni.
Se poi questo accade gustando la cucina di un bravo chef come Domenico Candela, al sesto e ultimo piano di un elegantissimo albergo partenopeo come il Parker’s in una sala di raffinato calore con un servizio attento ed estremamente cordiale, allora il gioco è fatto, tra piatti ricercati dai gusti nitidi e convincenti e il calice adatto all’occasione.