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Cantina Produttori di Valdobbiadene: l’eleganza delle Rive e del Cartizze

5 minuti di lettura
Una rubrica dove il primo direttore segnava le categorie dei vigneti. Risale agli anni ‘50 ed è gelosamente custodita da Alessandro Vella direttore di Cantina Produttori Valdobbiadene, che gestisce e lavora le uve dei 600 soci, distribuite sui 1000 ettari di vigneti tra le colline, dette Rive, della denominazione Valdobbiadene Prosecco Superiore, la pianura della denominazione Prosecco Docg e i meravigliosi e irti colli del Cartizze con la sua viticoltura eroica, interamente realizzata a mano, necessaria per le pregiate bollicine.

“Un documento davvero unico - spiega Vella - sfogliando con delicatezza le pagine della rubrica che traccia il lavoro nei vigneti e in cantina. Poi - prosegue mostrando un vecchio registro “Qui siamo negli anni ‘60 con la macchina da scrivere si prosegue a mantenere ordine nelle parcelle di vigneto e nelle classificazioni e proprietà dei soci”. Sul muro dell’ufficio, in una foto del 1959 già si leggono i termini Prosecco Superiore e Cartizze, perché la Cantina Produttori di Valdobbiadene fin dalla prima vendemmia del 1953, Classificava le uve pregiate come il Cartizze”.
Alessandro Vella, nato a Verona e cresciuto a Padova, mamma mestrina e papà trapanese è direttore della Cantina Produttori e del brand Val D’Oca, dal novembre 2019.
“Ho trovato una realtà molto ben organizzata - afferma - l’azienda ha fatto molti investimenti negli ultimi trent’anni, oggi è ben organizzata nella sua struttura produttiva. Siamo affermati, perchè i Brand sono ben posizionati sia in Italia che nei mercati internazionali”.
Parla di bella sintonia all’interno del Consiglio d’Amminsitrazione, luogo sempre delicato nelle cantine cooperative, anche grazie ad una regola dello Statuto che vuole che nel Cda siedano rappresentanti di ogni zona di produzione.
La cantina tiene molto, nelle sue attuali strategie, alla valorizzazione dei Prosecco “Rive” colline che peer esposizione e conformazione del terreno consentono all’uva di raggiungere altissima qualità.
“Abbiamo certificato 9 rive, attualmente ne commercializziamo 3 con il marchio Val D’Oca ovvero Rive di San pietro di Barbozza, Rive di Colbertaldo e Rive di Santo Stefano. Altre due sono nella linea Cantina Produttori Valdobbiadene. Le altre le proporremo con la prossima annata.
Puntiamo moltissimo sulle Rive, rappresentano la nostra essenza, colline e pendii nei dintorni, è il carattere identitario di un lavoro complesso. Per coltivare a mano si occupano 800 ore/ettaro all’anno, contro el circa 200 dei vigneti di pianura. Parliamo di fatica e necessaria esperienza, la valorizzazione del terrritorio passa da lì”.
Oggi i soci sono diventati seicento, dai 129 che erano all’atto costitutivo siglato nel 1952, ma la logica è la medesima - spiega Vella - mantenere una forte identità, attendendosi alla presenza territoriale nella docg. L’ingresso di nuovi soci, dipende dalle esigenze di mercato dei prossimi cinque anni. Una sorta di griglia, per regolare l’ingresso rispetto alle necessità produttive e commerciali. Sicuramente ci interessano coloro che hanno terreni nella zona del Cartizze e delle Rive, all'interno della Docg.
Riteniamo infatti coerente con la nostra filosofa e storia che il Prosecco Doc punti sui volumi e il Docg sul livello della qualità. La strategia futura è diventare sempre più bravi nella Docg, dando sempre maggiori soddisfazioni ai produttori associati.
Se nel mercato del Prosecco la tua unica leva è il prezzo, non parleremo mai di qualità”.
Ovviamente l’attuale momento di incertezza e di difficoltà nel fare programmi a medio lungo termine, fa riflettere anche il direttore “Siamo convinti di mantenere la nostra strategia aderente all’obiettivo dell’azienda: produrre qualità attraverso una filiera garantita e sostenibile. Questo insieme al pilastro della nostra missione, la cooperazione che porta la qualità di una filiera garantita per valorizzare le uve dei territori e dei soci”.
Vella spiega che il momento attuale, dove le pressioni dei mercati sono meno forti, consente di fare operazioni che non verrebbero realizzate in piena attività commerciale “Mentre la macchina corre non passi ai box”.
Al via quindi la riorganizzazione del portafoglio prodotti, la creazione di un’ immagine coordinata e attività di comunicazione. “Approfittiamo del momento di riflessione per migliorare la macchina”.
E scorrendo i dati vendita si nota che il mercato vede sentori positivi, la Russia continua a crescere, come i paesi scandinavi dove il grosso dei consumi è acquistato dal monopolio con un + 19% di sell out, in Norvegia. A soffrire di più è l’Europa Continentale insieme ad un calo in Canada. Gli Stati Uniti continuano a vendere nei negozi di prossimità, ma il retail e la ristorazione sono fermi. Nota positiva per Val D’Oca ò la Cina dove hanno iniziato a collaborare con un nuovo importatore.
Per costruire una alternativa digitale alla attuale difficoltà che vive l’enoturismo, Val D’Oca ha sviluppato una collaborazione con l’Università Bocconi di Milano.
Sarà un gruppo di studenti del master in Food & Wine Management, provenienti da diversi Paesi, a presentare progetti di marketing e comunicazione per implementare i canali digitali. “Se i turisti e gli appassionati non possono venire tra le nostre colline - spiega Sabrina Anastasi responsabile dell’ospitalità diCantina Produttori di Valdobbiadene - saremo noi, con i nostri strumenti digitali a portare nel mondo le Rive e i nostri Prosecco per un aperitivo virtuale che conquisterà tutti, in attesa di poterlo compiere fisicamente”.
Il Winemaker della cantina è Carlo Pagotto, la sua profonda esperienza del territorio ha segnato i passi importanti della crescita e del successo di Cantina Produttori di Valdobbiadene, unita al costante e delicato lavoro in campagna di Carlo Follador agronomo e responsabile dei 1000 ettari vitati. Un lavoro, il suo, fondamentale, con visite quotidiane ai vigneti dei soci per seguire con la massima cura l’evolversi dell’uva. Un ulteriore contributo tecnico di alto livello viene fornito dalla società Extenda Vitis di Giovanni Pascarella
“La vendemmia 2020 è andata bene - racconta Andrea Fuson enologo illustrando la zona di vinificazione della cantina - le quantità sono intornio ai 147000 quintali di uva, molto vicino a quanto previsto con grane precisione, dal lavoro degli agronomi sulla fertilità delle gemme.
Qui nelle ultime settimane si è lavorato in maniera davvero intensa, con picchi da 18000 quintali al giorno, dalle 7 di mattina alle 3 del mattino successivo. E il primo giudizio sulle uve è sempre quello primo laboratorio di controllo della qualità e dei suoi tecnici. Lo chiamiamo il giudizio dei “Ragazzi della Casetta”.
E si capisce che per produrre vino, il sentimento gioioso che si respira alla cantina Produttori di Valdobbiadene, è una carta in più.
Dalle degustazioni:

Rive di Santo Stefano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg
Schiena dritta bella acidità, sentori delicati senza perdere carattere. Naso erbaceo e speziato con equilibrio di piacevole intensità. Al palato arriva coerente e intenso con anima tesa e precisa.

Rive di San Pietro di Barbozza Prosecco Superiore Docg
Morbido e suadente con un picco caratteriale per nulla banale e sentori di frutta candita. Al palato mantiene la vellutata carezza con un finale amaricante molto piacevole.

Millesimato 2019 Extra Dry Prosecco Superiore Docg
Nato nel 1991, quando vinse al vinitaly il miglior packaging, da vent’anni rappresenta per l’azienda, la traccia stilistica dettata dal territorio. Dove la comune intenzione degli enologi è fare qualità.
Espressione piena, naso intenso e intrigane, al palato è di ottima acidità seppur bilanciato nella morbidezza.

Asolo Extra Dry Asolo Prosecco Superiore Docg
Ben eseguito di carattere e identità della zona di produzione, bollicina interessante e felice

Rive di Colbertaldo Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg
Morbido e setoso, bollicina cremosa e stilosa.

Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg
Sentori pieni e caratteriali, stile ed eleganza, al palato è coerente, di notevole statura e di straordinaria lunghezza. La quarzite che sta sotto l’argilla fa la differenza, spiegano gli agronomi

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Uvaggio Storico
Intrigante mix di sentori che si aprono al naso e si consegnano docili al palato. Rotondo ma non piacione, gentile ma non ruffiano. Interessante e notevole beva. Festoso.

Punto Rosa Spumante millesimato
Pinot nero 100% che cresce lungo il Piave, una zona climatica con escursione termica molto particolare.
Naso fruttato, un poco austero giunge in bocca con piena freschezza e bella mineralità, la parte morbida non è eccessiva e dona eleganza

Blu Millesimato Prosecco Doc Extra Dry
La bottiglia blu è nata negli anni ‘90. Un Prosecco classico, di bella beva, gioioso, coerente con la tradizione del territorio e la semplicità di un vino da compagnia, aperitivo, festante. Equilibrato senza eccessi

Quattro Gatti di Segusino Prosecco DOC Treviso.
Segusino è un comune nell’area fredda lungo il Piave, stretto tra il monte Monfrenera e il fronte della prima guerra mondiale, da lì si entra nel bellunese.
Il gruppo di produttori di quel comune, soci della Cantina, hanno deciso di produrre il loro Prosecco, con la loro etichetta, scegliendo la massima identità territoriale.
Il risultato è un vino di bella anima e carattere. Vendemmia tardiva, se la vendemmia dura un mese l’ultima settimana è la sua. Sentori e palato intriganti.