
Qui il vino è protagonista della vita della comunità: ha forgiato l’identità del luogo nel corso degli anni, genera economia e occupazione e riempie gli abitanti di orgoglio.
La Cantina Karlten fondata nel 1900, oggi è diventata una cooperativa vitivinicola con 650 soci, in maggioranza donne, e 450 ettari di vigneti.
Una grande famiglia, nella quale la maggior parte dei soci possiede meno di un ettaro di vigneto (mediamente 0,7 ettari, che corrispondono all’estensione di un campo di calcio). Sono vignaioli per passione, che si guadagnano da vivere esercitando altre professioni e nel tempo libero si dedicano al loro vigneto con grande amore. Parte del suggestivo fascino di Kaltern deriva certamente da questo.
Dal 2014 è Andrea Moser il Kellermeister della cantina, una passione sfrenata per il suo lavoro cui dedica il 90% del suo tempo “Il resto è con la mia famiglia, mia moglie e i miei figli”. E una bicicletta, Moser grande pedalatore (solo omonimo del campione) un giorno è partito in “tandem” con il collega e amico, enologo anch’egli, Gerhard Sanin. Meta l’isola di Capri, un viaggio lungo la penisola per comunicare e far conoscere il Kalterersee, parliamo della Schiava, classico vitigno del lago di Caldaro e abbinarlo con le diverse cucine dei territori attraversati “Dal Caciucco alla Amatriciana, dal pesce crudo, alla pizza” ricorda Moser.

Tobias Zingerle direttore generale della cantina sottolinea “il nostro percorso è stato di costante evoluzione da quarant’anni ad oggi, come la fusione tra due cantine cooperative, la costruzione della nuova cantina, investimenti per oltre venti milioni di euro, la nascita della linea premium “Quintessenz” e di progetti speciali. Abbiamo Visto e capito - conclude Zingerle - quanto la passione, la professionalità e la cura del prodotto, siano vincenti”.


“Quintessenz” è la linea di vini che provengono i solo dalle migliori uve, selezionate con cura e scelte per esprimere il meglio di ciascun vitigno. La linea si declina in cinque varietà: Sauvignon, Cabernet Sauvignon, Pinot Bianco, Kalterersee e Moscato Giallo dolce.

Il Pinot Bianco Quintessenz 2018 presenta naso di educata bellezza, sentori aromatici di frutta tropicale e ricordi di scorza d’agrumi, da Pinot Bianco di alta collina. Al palato di beva coerente con la piacevolezza dei sentori. Freschezza.
Nel Quintessenz Sauvignon è spiccata la spinta aromatica di pompelmo, interessanti la sapidità e la lunga persistenza. Una coerenza stilistica che si presenta ricca e prorompente. Colori illuminati.

Al naso è di nobile eleganza e freschezza accogliente e sapido, brillante. Al palato arriva declinato in passato presente e futuro. Il primo dato dall’annata di carattere e regale sapidità. Il secondo dato dall’aromaticità verticale, diritta, essenziale. Il terzo dalla freschezza che lo accoglie tra i vini che sapranno reggere a lungo l’incedere del tempo.
Brut Nature 2013
Chardonnay metodo classico 2013 sboccato a novembre 2019. 5 anni sui lieviti da vigneti a 650 metri di terreno calcareo. Una bollicina secca con residui zuccherini molto bassi, come nello stile della casa.
Chardonnay 100 % di cui il 20% fermentato in barrique, il resto in acciaio. Zero solforosa. Delicati sentori, tipici del al territorio, palato morbido, gusto secco, dirittto e coerente

Brut nature sempre secchissimo, la differenza con il Brut precedente sono i 13 anni sui lieviti. Un tempo enorme.
Al primo impatto visivo è il colore ad affascinare. Naso trionfale, ricco di frutta e fiori. Al palato entra festoso, luminoso, caleidoscopio, di notevolissima persistenza anche qui la schiena gustativa è ben dritta e consegna un vino di grande carattere.

Dai vigneti piu vecchi posti a 300 metri di media, con una resa per ettaro intorno agli 80 quintali e coltivazione a pergola con 4500 ceppi circa per ettaro.
Una fesa di quintali volutamente bassa, basti pensare che il disciplinare della denominazione consente di superare i 150 quintali.
Una freschezza e una gioventù davvero interessanti. Pur avendo due anni la schiava considerata vino da bere giovane, qui presenta carattere e struttura capace di spingerla a traghettare nel tempo. Naso e palato sono coerenti e ben declinati in acidità ed equilibrio