Nonostante nell'ultimo anno siano stati più di uno gli studi scientifici che hanno preso in esame i potenziali rischi per la salute collegati alla combustione del gas all'interno delle case, ad accendere la miccia di recente è stata la dichiarazione di Richard Trumka Junior, un commissario della Consumer Product Safety Commission, agenzia federale americana, riportata da Bloomberg in merito alla possibilità di vietare i fornelli a gas negli Usa, descrivendoli come un "pericolo nascosto".
Trumka ha citato studi e riportato informazioni sui pericoli legati all'uso del domestico del gas: a lui, tra social e dichiarazioni tv, hanno risposto piccati senatori e politici repubblicani, conservatori indignati per quello che è apparso come un attacco a un sistema oggi in uso nel 38% circa delle case statunitensi. Gli stessi dubbi che animano il dibattito americano riguardano anche l'uso del gas nelle abitazioni europee e di altre parti del mondo dove ci si interroga - anche visti i crescenti costi - sul futuro dei sistemi per cucinare o riscaldare le abitazioni. Già, ma cosa sappiamo finora sui rischi di questa combustione?
Stufe e fornelli a gas sono fonte di inquinamento in casa?
Sì. Lo sono sia quando sono in uso che quando sono spenti. Nel primo caso la combustione dà origine al biossido di azoto (NO2) che può irritare polmoni e vie respiratorie. Inoltre, anche se in basse percentuali, stufe a gas e fornelli possono emettere monossido di carbonio (CO), particolato e anche formaldeide (CH2O), tutti nocivi per la salute.
Nuove ricerche mostrano però che i sistemi a gas emettono composti tossici anche se non in uso: fra questi il benzene, che può essere cancerogeno. Uno studio di PSE Healthy Energy ha trovato benzene nel 99% dei campioni prelevati dalle case esaminate in California.
Cosa dicono le ricerche sui potenziali danni per la nostra salute
Lo studio PSE Healthy Energy sostiene che le stufe a gas possono emettere tanto benzene quanto una sigaretta, rendendole simili al fumo passivo. "Si può raggiungere lo stesso livello di benzene semplicemente avendo una stufa spenta in casa, lo stesso che ti aspetteresti di vedere in una casa con un fumatore" ha spiegato Seth Shonkoff, direttore esecutivo di PSE e ricercatore dell'Università della California, Berkeley.
In generale, però, le ultime ricerche si concentrano soprattutto sui danni da NO2, il biossido di azoto.
Uno degli ultimi studi pubblicati da un team di ricercatori statunitensi ed australiani, focalizzato sulle condizioni delle abitazioni negli Stati Uniti, sostiene che circa un caso su otto di asma nei bambini sia dovuto all'inquinamento sprigionato dalla cottura con fornelli a gas, soprattutto da NO2. Lo studio parla apertamente di come l'inquinamento interno possa essere molte volte peggiore di quello dovuto, all'aperto, dal traffico automobilistico o dalle emissioni delle industrie.
Se invece vogliamo guardare alla situazione in Europa, si può citare uno studio da poco pubblicato dal gruppo no-profit per l'efficienza energetica CLASP e dall'European Public Health Alliance (PHA). La ricerca sostiene che "la cottura a gas in una tipica cucina senza ventilazione meccanica provoca un inquinamento da biossido di azoto indoor superiore alle linee guida sulla qualità dell'aria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e agli standard dell'Ue sull'inquinamento atmosferico all'aperto più volte alla settimana durante tutto l'anno".
Aprite le finestre: anche in casa l'aria è inquinata
I test effettuati in laboratorio dimostrano inoltre che i piani di cottura a gas rilasciano anche monossido di carbonio (CO), particelle ultrafini e altri inquinanti "che possono causare gravi effetti sulla salute, in particolare per i bambini".
In totale, le stime raccolte indicano che il numero di bambini in Europa con sintomi di asma verificatisi negli ultimi 12 mesi a causa della cottura a gas è di oltre 700.000, ovvero il 12% dei casi di asma registrati nei minori residenti nell'Unione. Maglia nera di tutto il continente sarebbe l'Italia con 230mila casi.
Metano, il gas naturale che scalda l'atmosfera
Tra prezzi del gas alle stelle e conseguenze dell'invasione russa in Ucraina, il direttore generale dell'Epha - Milka Sokolovic - spiega di temere per l'Europa "che la qualità dell'aria indoor possa peggiorare significativamente questo inverno nelle case dotate di cucine a gas. Questo perché le famiglie ventileranno di meno gli ambienti ed eviteranno di aprire le finestre per mantenere il caldo e risparmiare sul riscaldamento durante la crisi energetica".
Si può conoscere il livello del proprio inquinamento domestico?
Attualmente non esistono sistemi unici in grado di rilevare quali e come i composti rilasciati dalla combustione di gas stiano impattando all'interno della propria abitazione. Esistono vari sensori di qualità dell'aria interna, che possono per esempio misurare livelli di CO2 o di particolato, ma non ci sono sistemi comuni e versioni domestiche per testare per esempio i livelli di NOx, benzene o altri inquinanti. Importanti sono comunque i rilevatori di fughe di gas, anche se indicano più le perdite che i valori relativi alle emissioni quotidiane di stufe o fornelli.
Quali strategie o alternative si possono usare?
Tenendo conto che moltissime persone utilizzano di norma fornelli a gas, vale la pena ricordare che esistono vari strumenti che garantiscono qualche sicurezza in più: per esempio aspiratori, cappe e prese d'aria o depuratori da accendere quando si cucina. Portano l'"aria" all'esterno (contribuendo ad inquinare l'ambiente fuori) ma, nell'immediato, possono aiutare a proteggere i nostri polmoni.
Tecnica banale ma sempre utile, quando possibile, è poi quella di aprire le finestre per far circolare l'aria, così come il possibile uso di ventilatori.
Ovviamente, ci sono poi le alternative elettriche: per i fornelli quella più nota è il sistema ad induzione che sta prendendo sempre più piede soprattutto negli edifici di nuova costruzione, così come lo sono le stufe elettriche. Passare all'induzione, sostengono alcune ricerche, potrebbe ridurre "di un quinto i casi di asma infantile" per esempio negli Stati Uniti.
Caro bollette: gli elettrodomestici che consumano più energia
Altre piccole e utili strategie, ricordano gli esperti, sono quelle quando possibile di evitare l'uso del gas: per esempio meglio accendere un bollitore elettrico anziché mettere a scaldare l'acqua sui fornelli. Lo stesso può valere per altri elettrodomestici, dai tostapane al forno a microonde, che funzionano grazie all'elettricità ed evitano i possibili danni da combustione.