"Non gareggio in barca a vela solo per vincere un trofeo. Io gareggio per vincere, e per sfruttare il nostro momento sotto i riflettori per incoraggiare tutti coloro che amano la vela a unirsi a noi nella salvaguardia degli oceani". Ha commentato così la sua vittoria alla Barcolana 54 Wendy Schmidt, prima donna e prima americana a vincere la più grande regata velica al mondo. In effetti Schmidt ha annunciato che sosterrà le attività educative e di conservazione del Biodiversitario Marino (BioMa), nell'Area Marina Protetta di Miramare gestita dal WWF Italia, con una donazione di 100.000 dollari.
Wendy Schmidt, che ha ricevuto anche il trofeo Generali "Women in Sailing", è co-fondatrice di diverse organizzazioni filantropiche che si occupano della salute degli oceani. Tra queste 11th Hour Racing, con sede a Newport, nel Rhode Island, Usa, che lavora specificamente con l'industria velica e marittima e con le comunità costiere per promuovere soluzioni e pratiche sostenibili. "Per tutta la vita ho visto l'oceano sotto attacco, con pesca eccessiva, inquinamento industriale, plastica e rifiuti. Possiamo fare di meglio", ha dichiarato la presidente e co-fondatrice della Schmidt Family Foundation insieme al marito Eric, co-fondatore di Google. "Speriamo che tutti si uniscano al lavoro che svolgiamo con 11th Hour Racing per sostenere la risorsa più essenziale del mondo".
In ottobre, Schmidt ha guidato il suo team a bordo di Deep Blue alla vittoria della Barcolana 54 contro una flotta di 1.614 barche a Trieste, assicurandosi anche il Trofeo Generali "Women in Sailing". Deep Blue ha concluso il percorso di 13 miglia nautiche in 57 minuti e 47 secondi - con poco meno di un minuto di vantaggio sulla barca successiva.