Per aumentare le possibilità di mantenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia di 1,5 gradi sarà necessario accelerare l'eliminazione dei refrigeranti Hfc (idrofluorocarburi), i gas contenuti nei sistemi di refrigerazione, climatizzazione, aerosol, schiume e nei sistemi anticendio. Di quanto? L'opzione più efficace secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change e condotto dagli scienziati dell'International Institute for Applied Systems Analysis servirebbe, entro il 2025, un taglio del consumo del 55% e non del 35-40%, come previsto nell'emendamento di Kigali che dal 2019 prevede la riduzione della produzione di idrofluorocarburi.

Gli idrofluorocarburi, spiegano gli autori dello studio, sono stati utilizzati per sostituire le sostanze dannose per l'ozono e negli ultimi due decenni le emissioni collegate sono aumentate significativamente. Questi composti potrebbero però essere rimpiazzati da gas con impatti climatici inferiori. Le emissioni di Hfc, osservano gli studiosi, sono in ritardo di diversi anni rispetto al loro consumo, e potrebbero pertanto fuoriuscire dai dispositivi di raffreddamento una volta che si esegue la rottamazione dei dispositivi.
