L’unione fa la forza, e qualche volta fa la luce. Un bagliore così intenso da poter essere osservato dallo Spazio, anche se a generarlo sono esseri microscopici. Miliardi di batteri che si "accendono" e illuminano spicchi di oceano grandi quanto una nazione. La prova è nelle immagini da satellite elaborate dal team guidato da Steven D. Miller, della Colorado State Univeristy. Negli scatti spaziali, colorati artificialmente per fare risaltare meglio in fenomeno, si vede chiaramente una gigantesca nuvola luminosa che assume forme diverse al largo dell’isola di Java, in Indonesia.
Milioni di batteri illuminano l'oceano: il fenomeno visto dallo Spazio

Sono immagini che risalgono all’agosto del 2019 ma che solo oggi, grazie al lavoro di Miller e colleghi, sono state interpretate correttamente, con un articolo appena uscito su Nature Scientific Reports.
"A provocare questo fenomeno - spiega Steven Miller a Green&Blue - sono dei batteri luminosi. Non sappiamo però come mai sono in alcune zone del pianeta e in certi particolari periodo dell’anno diano vita a episodi così intesi e vasti da poter essere osservati dallo Spazio. Potrebbe dipendere da un tipo particolare di habitat, dalla qualità delle acque e dalle loro condizioni biologiche".

C’è ancora molto da capire dunque, anche se la bioluminescenza marina è nota fin dall’antichità. Il grande pubblico conosce forse quella dei pesci che popolano le oscure profondità oceaniche, protagonisti di documentari e film d’animazione. Ma il gruppo di ricercatori capitanato da Miller si è concentrato sui milky seas, i mari lattiginosi che si formano quando la bioluminescenza è prodotta contemporaneamente da un gran numero di batteri.
E pensare che lo studio appena pubblicato è nato quasi come una scommessa: al contrario di molti suoi colleghi, Miller era convinto che i milky seas potessero essere in qualche caso così intensi da poter essere visti dal cielo. Si è allora messo a passare in rassegna migliaia di immagini satellitari, finché non si è imbattuto nello straordinario spettacolo di luce andato in scena al largo di Java nell’estate di due anni fa.

Ora non resta che affinare le ricerche per comprendere meglio il fenomeno. "I nostri risultati ci aiuteranno a progettare sensori specifici da montare sui satelliti perché osservino la bioluminescenza in mare", conferma lo scienziato americano. "Inoltre, speriamo che presto queste osservazioni satellitari possano guidare navi oceanografiche nei mari in cui si sta verificando il fenomeno, perché si prelevino campioni di acqua e di batteri". Solo così si potrà svelare definitivamente il mistero dei mari di luce.