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Ue: "Si è chiuso il secondo luglio più caldo di sempre in Europa"

Ue: "Si è chiuso il secondo luglio più caldo di sempre in Europa"
(ansa)
Conferme del cambio climatico anche a livello locale e globale. L'Osservatorio di Modena registra temperature record su uno storico di 160 anni. L'allarme di Greenpeace Asia: "Nel Sud est asiatico ondate di calore sempre maggiori e sempre più in anticipo"
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Una conferma ulteriore dell'innalzamento delle temperature globali e del cambio climatico arriva oggi dai dati sulle temperature registrate in Europa a Luglio. Secondo le rilevazioni del Copernicus Climate Change Service (C3S), il servizio implementato da European Centre for Medium-Range Weather Forecasts per conto dell'Unione Europea, il mese che si è da poco concluso è stato il secondo luglio più caldo mai registrato in Europa. Così come luglio 2020, quello appena concluso è il terzo mese di luglio più caldo mai registrato a livello globale, solo meno dello 0,1°C più fresco di luglio 2019 e luglio 2016. Ondate di calore si sono verificate dai Baltici al Mediterraneo orientale mentre il Nord America Occidentale continua a subire temperature eccezionalmente alte.

C'è una conferma italiana, locale eppure significativa, che arriva da Modena, dove oggi l'Osservatorio Geofisico di Unimore fa sapere che il luglio 2021 si classifica come il nono mese più caldo della serie storica misurata in piazza Roma dal 1861. L'Osservatorio ha analizzato i dati meteo partendo dall'Osservatorio di Piazza Roma, nella torre di Levante del Palazzo Ducale dove è stata misurata una temperatura media di 27.1°C. Confrontando tale dato con la media climatologica del trentennio di riferimento (1991-2020) pari a 26.1°C, troviamo un incremento di 1°C. Se escludiamo da questa classifica gli anni successivi al 2003 allora solo il luglio 1983 fu più caldo di quest'anno.

L'aumento delle temperature ha poi un riscontro a livello globale da un'analisi realizzata da Greenpeace East Asia, secondo la quale (come confermano anche le condizioni meteo che hanno influenzato le gare olimpiche a Tokyo) in Asia orientale fa sempre più caldo e sempre più in anticipo, con temperature torride sempre più frequenti. Analizzando le temperature di 57 città tra Cina continentale, Corea e Giappone, è emerso che il caldo arriva in anticipo durante l'anno in ormai più dell'80% delle città. A Tokyo e Seoul, durante il periodo 2001-2020, le prime giornate con temperature dai 30°C in su sono arrivate con un anticipo medio di 11 giorni rispetto ai due decenni precedenti. A Shanghai le prime giornate calde sono arrivate 12 giorni prima, mentre a Sapporo con ben 23 giorni in anticipo.

"Nelle ultime due settimane abbiamo visto diversi atleti olimpici collassare a causa di colpi di calore. All'inizio di quest'estate, le temperature estreme nel Guangdong, in Cina, hanno costretto le fabbriche a chiudere, e in Corea la morte di centinaia di migliaia di capi di bestiame è stata attribuita alle ondate di caldo. Questi episodi di calore estremo sono coerenti con il cambiamento del clima della regione e rischiano di diventare sempre più frequenti se i governi non decideranno di passare dagli inquinanti combustibili fossili a fonti di energia pulite, come eolico e solare", dichiara Mikyoung Kim, responsabile per Greenpeace East Asia dell'emergenza clima in Asia orientale.