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Spazio, Solar Orbiter attraverserà la coda della cometa Atlas

Durante il suo viaggio verso il Sole, dove arriverà tra circa 22 mesi, la sonda dell'Esa raccoglierà dati scientifici su questo corpo celeste

2 minuti di lettura
Questione di giorni e la sonda Solar Orbiter dell'Esa attraverserà la coda della Cometa Atals. Sebbene non fosse previsto per la navetta spaziale, recentemente lanciata, di raccogliere dati scientifici a questo punto, gli esperti di missione hanno lavorato per assicurare che i quattro strumenti più importanti vengano accessi durante questo incontro unico. Solar Orbiter è stato lanciato il 10 febbraio 2020. Da allora, e con l'eccezione di una breve interruzione a causa della pandemia di Coronavirus, scienziati ed ingegneri hanno condotto una serie di test e preparato delle attività di routine conosciute come 'messa in servizio'. La data di completamento di questa fase era stata fissata al 15 giugno, per permettere alla sonda di essere completamente operativa per il suo primo passaggio vicino al Sole, o perielio, a metà giugno.

Tuttavia, la scoperta della possibilità dell'incontro con la cometa ha reso la cose più urgenti. Volare per caso attraverso la coda di una cometa è un evento raro per una missione spaziale, è avvenuto solo sei volte in precedenza, per missioni che non stavano espressamente inseguendo comete. Tutti gli incontri sono stati scoperti nei dati acquisiti dal veicolo spaziale, successivamente all'evento. Il prossimo attraversamento di Solar Orbiter è il primo ad essere conosciuto in anticipo.

Il fatto è stato notato da Geraint Jones del gruppo di ricerca spaziale UCL Mullard Space Science Laboratory, nel Regno Unito, che ha una storia ventennale di indagini su questi incontri. Jones ha scoperto il primo attraversamento casuale di cometa nel 2000, mentre investigava su uno strano disturbo nei dati registrati dalla sonda Esa/Nasa Ulysses per lo studio del Sole, nel 1996. Questo studio ha rivelato che la sonda è passata attraverso la coda della Cometa Hyakutake, indicata anche come 'La Grande Cometa del 1996'. Subito dopo l'annuncio, Ulysses incrociò la coda di un'altra cometa, e di una terza ancora nel 2007. All'inizio di questo mese, realizzando che Solar Orbiter si sarebbe trovato a 44 milioni di chilometri nella corrente della Cometa C/2019 Y4 (Atlas) di lì a poche settimane, Jones ha immediatamente allertato l'Esa.

La cometa Atlas
La cometa Atlas 

Tra meno di 22 mesi Solar Orbiter ci mostrerà il Sole come non lo abbiamo mai visto per svelare i segreti su come si muovano le correnti infuocate che scaturiscono dalla sua fornace. Al termine del suo viaggio al centro del sistema solare, dall'orbita prestabilita, che compirà ogni 5 mesi, osserverà il Sole e misurerà "in-situ", immerso nel plasma del vento e delle eruzioni solari, quello che accade attorno. Tutto per conoscere meglio la gigantesca macchina, come un laboratorio di fisica nucleare e del plasma, che ci riscalda, ci nutre, ma può anche diventare violento e dannoso per la nostra civiltà tecnologica.


Sono ancora tanti i misteri della nostra Stella. Si studierà la fisica che governa la corona, dove il vento solare viene accelerato e si raggiungono temperature di milioni di gradi, centinaia di volte più alte della superficie stessa del Sole; il suo campo magnetico, il responsabile dei fenomeni più violenti, che innesca i brillamenti e le violente eruzioni, che possono danneggiare i satelliti in orbita e mettere a rischio gli astronauti.


Solar Orbiter sorvolarà per alcune settimane la stessa regione del Sole per studiare come le macchie solari e gli altri fenomeni si evolvono nel tempo. Soprattutto nel periodo di attività più intensa della nostra stella, nei quali la superficie viene 'sporcata' da macchie solari, le zone da cui scaturiscono le eruzioni più potenti. Tutto questo, assieme alle misurazioni della sonda Parker solar probe della Nasa, ci darà elementi chiave per interpretare e, in futuro, anche fare previsioni sul "meteo spaziale".