
BRUXELLES - Obiettivo di riduzione dell'80% delle emissioni Ue entro il 2050, piattaforma di investimenti "verdi" per aiutare i paesi Ue a basso reddito a centrare l'obiettivo e taglio della flessibilità per gli Stati nel settore dell'utilizzo dei terreni (cosiddetto Lulucf). Sono tra gli elementi principali della bozza di relazione del Parlamento europeo sul regolamento "effort sharing", che fissa gli obiettivi di riduzione delle emissioni Ue dal 2020 al 2030 per i settori "non-Ets" (Emission Trading Scheme), come trasporti, edilizia, agricoltura e foreste.
La bozza firmata dal relatore Gerben-Jan Gerbrandy (Alde) sarà disponibile in tutte le lingue dell'Unione dalle prossime ore ed è il punto di partenza di un dibattito che si aprirà il 23 gennaio in Commissione Ambiente dell'Europarlamento. Le proposte di emendamento dovranno arrivare entro l'1 febbraio, con voto in commissione previsto per la fine di maggio.
La bozza firmata dal relatore Gerben-Jan Gerbrandy (Alde) sarà disponibile in tutte le lingue dell'Unione dalle prossime ore ed è il punto di partenza di un dibattito che si aprirà il 23 gennaio in Commissione Ambiente dell'Europarlamento. Le proposte di emendamento dovranno arrivare entro l'1 febbraio, con voto in commissione previsto per la fine di maggio.