
Pannelli isolanti fatti con biomassa di canapa e pappa reale, sistemi costruttivi realizzati con pannelli in legno massiccio a fibre incrociate, una reale alternativa ai classici telai strutturali in cemento armato o acciaio. E poi mattoni composti di terra cruda, sabbie e fibre naturali, pavimentazioni in bambù e un sistema costruttivo antisismico che sembra un grande lego di blocchi cavi in legno. Sono solo alcuni esempi, tratti dalla prima sezione del rapporto, quella dedicata ai materiali naturali.
I nuovi materiali per l'edilizia "bio". Qui li hanno già utilizzati
Riciclati e riciclabili. Nelle 100 schede sono presentate tecnologie che permettono di trasformare i problemi in risorse, i rifiuti in nuovi materiali. Gli scarti delle demolizioni, un tema di proporzioni enormi nel Centro Italia dopo i terremoti di questi mesi, ad esempio, possono diventare i mattoni per la ricostruzione. Le filiere di recupero e riciclo dei rifiuti provenienti dall'edilizia sono anche una concreta opportunità per ridurre l'utilizzo delle cave limitando gli impatti paesaggistici e ambientali.
Ancora, tra i materiali che utilizzano prodotti di scarto, c'è il gres porcellanato ottenuto dai materiali di risulta della lavorazione della ceramica o un biomattone, costruito con truciolato vegetale di canapa e legante a base di calce idrata e additivi naturali: la componente vegetale è stabilizzata e protetta dalla possibilità di decomporsi, di incendiarsi o di essere aggredita da insetti o roditori. Il truciolato di canapa, caratterizzato da microscopici alveoli pieni d'aria, fornisce al prodotto caratteristiche di elevato isolamento termo-acustico e igrometrico.
Un'azienda calabrese produce pannelli ricavati da plastica riciclata e dalla sansa esausta, con i quali sono stati realizzati banchi per alcune scuole toscane: un materiale privo di colle, e dunque di formaldeide, salubre e sicuro. Ecopneus, la società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero degli pneumatici fuori uso, ha ideato una pavimentazione in gomma riciclata da utilizzare negli allevamenti e nei ricoveri per cavalli (e per i bovini), che contiene i costi di mantenimento degli animali, evita che gli arti del cavallo si graffino quando si corica, riduce la quantità di letame da smaltire (meno paglia utilizzata) e la trasmissione delle vibrazioni agli arti del quadrupede durante il trasporto e lo stazionamento.
Innovativi. Il rapporto si chiude con una serie di materiali innovativi che fanno percepire come il mondo delle costruzioni stia davvero vivendo un periodo di profonda trasformazione. C'è di tutto: dalle pitture e della tegole con proprietà fotocatalitiche, che consentono di purificare l'aria, alle membrane impermeabili a mescola vegetale alternative ai manti bituminosi sintetici, dal calcestruzzo con fibre di polipropilene o di acciaio inserite per migliorarne le caratteristiche statiche, alle lastre di vetro per finestre a isolamento termico rinforzato. Ultimi ma non ultimi, i sistemi innovativi per le green wall, i tetti ventilati e quelli per la sicurezza antisismica: dissipatori, isolatori elastomerici in gomma e acciaio, sistemi di rinforzo per migliorare la resistenza ai terremoti degli edifici.
Questa prospettiva di innovazione, per poter accelerare i cambiamenti virtuosi per l'ambiente, la sicurezza, il minor consumo di energia e risorse, ha bisogno di precisi indirizzi normativi. In Europa la strada è già segnata. La direttiva 31/2010, per esempio, individua una chiara traiettoria rispetto all'energia: dal 2019 tutti i nuovi edifici pubblici dell'Unione, e dal 2021 anche tutte le nuove costruzioni private, dovranno garantire prestazioni di rendimento tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e il raffrescamento, oppure dovranno soddisfarli con la produzione da fonti rinnovabili.