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A Trieste torna Scienza e Virgola per decifrare il mondo tra politica e società

Dal 4 al 9 maggio a Trieste incontri, libri, spettacoli, degustazioni ed eventi esperenziali organizzati dal Laboratorio Interdisciplinare della Sissa con la direzione di Paolo Giordano

Giulia Basso
2 minuti di lettura
Disegno Agf 

TRIESTE Un festival nel segno della contaminazione culturale, in cui il tema centrale sarà il rapporto tra scienza e società. Nel tentativo di capire a che punto siamo sul fronte della democratizzazione della conoscenza e del superamento delle barriere nazionali e disciplinari, per una scienza in grado di affrontare, con un approccio collaborativo e coordinato, le grandi sfide globali.

Dal 4 al 9 maggio Trieste ospiterà, in vari luoghi cittadini, Scienza e Virgola, il Science and Media festival organizzato dal Laboratorio interdisciplinare della Sissa. Giunto alla sua settima edizione, con la direzione artistica dello scrittore e fisico di formazione Paolo Giordano, il festival proporrà un cartellone animato da ospiti nazionali e internazionali, come Sheila Jasanoff, docente alla Harvard Kennedy School e tra i massimi esperti mondiali sulle interazioni tra scienza, tecnologia e società, e Cumrum Vafa, medaglia Dirac 2008, ordinario di matematica e filosofia della natura all’Università di Harvard, fra i più fini conoscitori della teoria delle stringhe a livello globale. Anche quest’anno Scienza e Virgola, che sarà presentato in conferenza stampa martedì 4 aprile alle 11 all’Antico Caffè e Libreria San Marco di Trieste, proporrà un cartellone che, anticipa Nico Pitrelli, responsabile organizzativo e scientifico, «darà spazio a incontri, dialoghi, novità editoriali sul fronte della saggistica scientifica, ma anche spettacoli e proiezioni, eventi esperienziali e degustazioni, laboratori per adulti e bambini».

«Saranno - continua Pitrelli - sei giorni in cui diversi linguaggi, media e ambienti culturali si confronteranno, ciascuno nel suo modo peculiare, con la scienza, allo scopo di creare conversazioni intorno al mondo in cui viviamo e a quello che abiteremo nel futuro».

Nel mondo così complesso che abitiamo, la scienza «è chiamata da più parti - annota Paolo Giordano - a mettere in discussione il proprio rapporto con la società, a interrogarsi sul proprio impatto a livello collettivo e sulle singole esistenze».

«Al tempo stesso - aggiunge lo scrittore -, scrittori e scrittrici sono ormai consapevoli di non poter rinunciare all’ascolto delle scienze per decifrare il mondo. Con questo festival cercheremo di esplorare a che punto siamo di questo reciproco ed essenziale avvicinamento».

Tra gli appuntamenti in primo piano di questa edizione di Scienza e Virgola ci sarà, come anticipato, quello con Sheila Jasanoff, in programma domenica 7 maggio alle 17.30 al Caffè San Marco. La vincitrice dell’Holberg Prize Board 2022, per il suo impegno accademico nelle scienze umane e sociali e le sue pionieristiche ricerche intorno alla democratizzazione dell’innovazione scientifica e tecnologica, dialogherà con Paolo Giordano sul tema “La scienza gentile. La qualità della politica della ricerca nelle democrazie della conoscenza”.

Come sottolineato in un editoriale della rivista Nature, i cittadini non si fideranno più di una scienza autoritaria e tiranna: la competenza degli esperti non basta per generare credibilità, ma serve capacità di dialogo e di ascolto, un nuovo atteggiamento di “umiltà epistemica” che consenta alla scienza di trovare il proprio posto nelle società democratiche. «I grandi progressi nella conoscenza e nella tecnologia degli ultimi cinquant’anni – ha spiegato Sheila Jasanoff celebrando i primi venti anni del Programma su Tecnologia e Società della Harvard Kennedy School, da lei stessa fondato - ci costringono a ripensare a chi siamo come esseri umani e che tipo di futuro vogliamo creare per chi verrà dopo di noi. Se non riusciremo a controllare il cambiamento climatico e altre dinamiche distruttive che abbiamo prodotto sulla Terra dovremo affrontare il rischio di perdere molte vite umane, perfino di estinguerci». «Eppure - dice ancora la scienziata - siamo pronti a cambiare il significato stesso della vita attraverso tecnologie come l'editing genetico, l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico. Stiamo progettando scenari futuri, ma dobbiamo imparare a governarli».

Si prospetta appassionante anche l’incontro con il fisico iraniano, naturalizzato statunitense, Cumrum Vafa. L’appuntamento è per sabato 6 maggio alle 17 alla Libreria Lovat, per una conversazione con Giuseppe Mussardo, docente della Sissa ed eseprto di storia della scienza che ha curato la traduzione italiana del suo ultimo saggio, “Enigmi per decifrare il mondo” (Dedalo).

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