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Dall’Istria di Henry Fonda alla scienza di Zacchigna le storie del Piccololibri

Nell’inserto all’interno di Tuttolibri personaggi da ritrovare e le vicende dell’antica Stamperia Albicocco di Udine

Arianna Boria
Aggiornato 2 minuti di lettura

TRIESTE. E se Henry Fonda avesse avuto lontane origini istriane? A lanciare per la prima volta questa suggestiva ipotesi era stata una novantenne di Pirano, Lucia Fonda, in una lettera al Piccolo del 16 settembre 1982, un mese dopo la morte del celebre attore americano, nato nel 1905 nel Nebraska. La signora Lucia riportava racconti sentiti in famiglia, dal padre e dai parenti più anziani, che collegavano Henry Fonda, star di Hollywood e Oscar alla carriera, a un’antica famiglia istriana di trasportatori di farina con le barche, i cosiddetti “farinanti”. L’ipotesi viene analizzata con rigore scientifico da uno studioso dei cognomi e dialetti dell’Istria, Marino Bonifacio, che sul periodico della Comunità degli Italiani di Pirano, “Lasa pur dir”, nel 1999, ricostruisce le vicende dei Fonda, tracciando una mappa dei loro spostamenti attraverso i secoli: da Venezia, all’Istria, all’Olanda, agli Stati Uniti…

Henry Fonda da Pirano

Henry Fonda da Pirano, verità o leggenda? La storia della famiglia, rievocata da Paolo Marcolin, apre lo sfoglio de Il Piccololibri, l’inserto di sette pagine in edicola domani con il quotidiano, all’interno del fascicolo di novità letterarie Tuttolibri. Due sono i personaggi curiosi da riscoprire, il primo il carnico Jacopo Nicolò Craighero, nato nobile ma spiantato a Ligosullo nel 1797, diventato imprenditore a Vienna e mecenate delle arti a Trieste; e il conte tedesco August von Platen, di un anno più vecchio (era nato nel 1796), che, arrivato a Trieste nel 1824, lasciò ai posteri un gustoso e dettagliato diario del soggiorno in città, con particolare riguardo alla piacevolezza della vita al bagno galleggiante il “Soglio di Nettuno”, oltre che un sonetto dedicato a Winckelmann, con cui condivideva interessi artistici e gusti sessuali.

Il ritratto di Craighero

Craighero, il cui ritratto è firmato da Cristina Bongiorno, appena dodicenne partì alla volta di Pest, quindi si trasferì nella Vienna della trionfante Restaurazione, dove fece fortuna negli affari e si inserì perfettamente nei circoli artistici e intellettuali cittadini. Diventò amico di Franz Schubert e compose per lui il testo di tre celebri Lieder, che gli guadagnarono uno spicchio di immortalità nella storia della musica. Da Vienna il barone Craighero si trasferì a Trieste, ma la natia Ligosullo rimase sempre nei suoi pensieri. Di quel buen retiro in mezzo ai monti volle fare la vetrina del successo raggiunto e vi costruì un maniero in stile neogotico, che in seguito avrà tra i suoi ospiti l’imperatore Francesco Giuseppe in visita privata.

August von Platen

August von Platen, di cui sul Piccololibri si occupa Marta Herzbruch, era approdato in Italia affascinato dall’ideale classico e dalla grecità del Meridione, dove scelse di vivere e dove morì, a soli 39 anni, nell’Isola di Ortigia a Siracusa, luogo della sua sepoltura. Dal 1813 aveva iniziato a tenere un diario, da cui si ricavano le impressioni sul porto asburgico: i palazzi, le librerie, il teatro, le passeggiate lungo l’Acquedotto. E il bagno galleggiante “Soglio di Nettuno”, che descrive come “una nave da bagno arredata in modo molto bello, collegata alla terraferma da un pontile... Qui - annota von Platen - ho imparato a conoscere la natura dell’acqua di mare”.

Stamperia Albicocco

Il Piccololibri questa settimana si occupa anche della celebre Stamperia Albicocco di Udine. Nel servizio di Alberto Rochira ripercorriamo la storia di un’arte antica e raffinatissima, risalente al Rinascimento, che Corrado e il figlio Gianluca hanno messo al servizio dei grandi dell’arte contemporanea: Santomaso, Vedova, Zigaina, Kounellis, e, in anni più recenti, David Tremlett, Safet Zec, Giovanni Frangi, Marco Petrus.

Infine, il paginone dedicato alla “donna del sabato” è un omaggio alla ricercatrice Serena Zacchigna, direttrice di un laboratorio di biologia cardiovascolare all’Icgeb, che si racconta a tutto tondo, tra lavoro, famiglia e corse amatoriali, nell’intervista di Agnese Baini.

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