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Trieste, gli Ufo sul palco dei Fabbri: a preoccuparli è il futuro

Lo show vede insieme attori e ricercatori oggi alle 19. Il regista Cotugno: «E chi si presenterà dovrebbe portare un ingrediente per preparare un’insalata, il perché lo sveleremo sul momento»

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TRIESTE Gli Ufo salgono sul palco dei Fabbri, oggi alle 19. I danzatori Maura Di Vietri, Noemi Bresciani e Riccardo Olivier della Compagnia Fattoria Vittadini, Premio Hystrio Altre Muse 2017, insieme al tutor per questa residenza Ariella Reggio, hanno lavorato in questi giorni alla Sissa con il regista Marcello Cotugno e l’aiuto regista Martina Gargiulo. Insieme a loro gli attori over50, i ricercatori e ballerini - Adriano Giraldi, Marzia Postogna, Lorenzo Acquaviva, Daniela Gattorno, Daniele Tenze, Aurora Lanza, Stefania Mallia, Francesco Gentile, la ricercatrice oceanografica dell’Ictp Lina Sitz e il ricercatore della Sissa Lorenzo Fant - che hanno risposto alle “call for artist”.

Punto di partenza l’analisi del testo teatrale “The Children” di Lucy Kirkwood, in cui alcuni anziani vengono chiamati a sacrificare la propria vita per salvare le generazioni future e in parallelo “La zuppa della perdita” di Nick Hunt, scrittore del collettivo Dark Mountain, gruppo che si interroga sul ruolo attivo che dovrebbe avere l’arte e che affronta temi incentrati sui problemi del pianeta (ambiente, effetti della globalizzazione, riscaldamento globale, il nucleare).

Il testo di Hunt analizza la perdita della memoria storica, l’estinzione di animali e piante, ma anche delle lingue in linea con la domanda intorno a cui ruota anche il testo della Kirkwood: “Cosa lasceremo un domani?”. «Questa restituzione - spiega il regista Marcello Cotugno - vedrà anche l’utilizzo di video e musica. E chi si presenterà dovrebbe portare un ingrediente per preparare un’insalata, il perché lo sveleremo sul momento». Ingresso libero. Il progetto Ufo è promosso dalla Contrada. —
 

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