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Fuori gli scheletri dall’armadio al Museo di Storia naturale

Sabato 28 gennaio open day a ingresso gratuito dalle 10 alle 20 e un cartellone fitto di appuntamenti. Laboratori per bimbi, reperti mai visti, conferenze e una mostra sul Mediterraneo

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Il Museo di storia naturale di Trieste 

TRIESTE La storia, le ricchezze, le rarità, gli specialisti e le moderne tecnologie al servizio della cultura scientifica. C’è un patrimonio unico da scoprire a Trieste in campo museale ed è quello del Museo di Storia naturale di via Tominz 4, sede che approda al suo 170° dalla fondazione, un compleanno da festeggiare con il “porte aperte” in programma sabato 28 gennaio, dalle 10 alle 20 (ingresso libero).

Apertura dunque non solo straordinaria ma quasi storica, incentrata sia sui temi dei pregi esposti che sull’approccio a un “dietro le quinte” del museo nato nel 1846 a opera dello svizzero Emilio Koch, ideatore di una sorta di gabinetto scientifico alimentato per anni da altri mecenati, sino al passaggio nel 1852 sotto l’egida del Comune di Trieste divenendo in tal modo “Civico”, e ospitato prima a palazzo Biserini e quindi - dal 2010 - nell’attuale edificio di via Tominz. A volere una celebrazione massiccia del 170° è stato Nicola Bressi, direttore dei Musei scientifici del Comune di Trieste, uno a cui non dispiace certo esporre gli scheletri (autentici) nell’armadio, anzi, ne intende fare una ricchezza da illustrare e divulgare, a tutti i livelli: «Spero che questo appuntamento del Museo di Storia naturale ci procuri dei piacevoli problemi di affluenza - ha sottolineato lo stesso Bressi - la sede di via Tominz conserva da tempo innumerevoli ricchezze, forse non del tutto conosciute e conservate da un numero di esperti ma anche di volontari, figure che spero vengano apprezzate nell’arco delle “porte aperte”».

Piuttosto ricco il cartellone caratterizzato dalla collaborazione con altri marchi storici cittadini, come vini Parovel ed Eppinger Caffè, e dalle sigle cooperativa Echotema e Associazione didattica museale, presenti dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 per curare una serie di laboratori dedicati ai bimbi. Il programma del 170° - al di là delle visite libere - contempla alcune tappe specifiche come “La biblioteca antica nei suoi volumi” a cura di Livio Fogar (dalle 14 alle 16), l’incontro delle 16 con il maestro d’ascia Walter Macovaz sul tema “Minerva, Italia, Novara: tre nomi, una sola nave in oltre mezzo secolo di storia, tecnica, cultura, scienza e società”, “Gli invisibili reperti di botanica” con il tecnico erbario Fulvio T. Caruso (10-12 e 14-16), “Microscopi in diretta” (Andrea Colla, entomologo) e “Scheletri in armadio: reperti mai visti” con Gianfranco Tomasin (entrambi con orario 10-12 e 14-16). E ancora: alle 17.30, si inaugura la mostra “Colori profondi dal Mediterraneo”, ideata dall’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale di Roma, mentre alle 19 una visita ai più intriganti “Amori animali” e alle varie vetrine in chiave tecnologica. Info su www.museostorianaturaletrieste.it.

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