Tram, cantiere senza date Corsa a ostacoli per il 2014
Progetto presentato alla “Forestale”, presto andrà in Soprintendenza Giacomelli: «Ma il sindaco aveva promesso che tornava in funzione a inizio anno»
di Piero Rauber;
Dovrebbe restare al palo ancora per poco, visto che l’iter burocratico dietro le quinte non è bloccato ma procede. A rilento ma procede.
Oggi come oggi però - e sarà anche perché la burocrazia reclama i suoi proverbiali tempi - continua ad essere un tram chiamato desiderio.
In questo momento, in effetti, per quanto riguarda i lavori di definitivo ripristino della trenovia Trieste-Opicina non c’è - sul calendario del Comune, che dell’infrastruttura è proprietario - alcuna data né d’inizio né tanto meno di chiusura, come ha precisato l’altra sera in Consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Dapretto, in risposta a una domanda d’attualità sollecitatagli dai commercianti della zona di piazza Oberdan dal capogruppo del Pdl Claudio Giacomelli, che chiedeva conto delle tempistiche necessarie per la nuova, ennesima inaugurazione dell’impianto. Morale: tener fede alle parole di giugno di Roberto Cosolini secondo cui «il tram sarà di nuovo completamente operativo e funzionante tra la fine dell’anno in corso e l’inizio del 2014» - tiro poi corretto di recente dall’assessore allo Sviluppo economico Edi Kraus verso i «primi mesi del 2014» - sarà un’impresa.
Il ritorno in servizio del tram di Opicina, insomma, torna ad essere un’opera a tempo indeterminato.
Sia chiaro: non sono in discussione i fondi che servono per l’intervento. Gli ultimi 900mila euro - scavati dallo stesso Cosolini in estate grazie a un complicato «ricalcolo delle partecipazioni» (figlio di un’operazione finanziario-patrimoniale tra Comune e Trieste Trasporti, resa possibile anche dalla liquidazione di Amt Srl, la vecchia holding di controllo di Trieste Trasporti per conto del Comune) - ci sono. E non devono neanche passare per le forche caudine del Patto di stabilità, se è vero che progettazioni e appalti sono in carico alla stessa Trieste Trasporti, con il Municipio preposto all’«alta sorveglianza».
Il fatto è che, come si diceva, l’iter è comunque particolarmente articolato.
Proprio ieri tecnici di Comune ed Spa partecipata hanno fatto il punto, come racconta Dapretto: «Il progetto definitivo è stato presentato alla “Forestale” per i pareri di competenza e sta per essere presentato alla Soprintendenza. Una volta acquisiti gli ok si passerà al progetto esecutivo, che sarà realizzato in quattro lotti. I primi tre, uno di seguito all’altro, saranno finalizzati al ritorno in funzione del tram, l’ultimo permetterà l’adeguamento di una fermata intermedia per ragioni di sicurezza».
«I tempi forse potranno anche essere rispettati - aggiunge Dapretto - ma finché non si va nella fase esecutiva non è possibile fare una stima di quanto ci vorrà. Potremmo dire, ragionevolmente, questo sì, che il 2014 sarà l’anno del tram ma di più, onestamente, no».
Giacomelli, dall’altra parte della barricata, prende atto delle considerazioni di Dapretto e non l’attacca. L’obiettivo è Cosolini: «Quando il sindaco ha rilasciato le dichiarazioni che parlavano d’inizio anno nuovo si conoscevano già le procedure, i vari lacci e relativi lacciuoli della pubblica amministrazione. Resta quindi il fatto che lui quella promessa l’ha fatta. Lo invito a mantenerla, anche perché per gli esercenti di piazza Oberdan sotto e Opicina sopra il tram non è solo un’attrazione turistica ma anche un elemento che ha un suo impatto economico».
@PierRaub
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