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Viaggio alla scoperta dei castelli della Carnia

L’architetto Gianni Virgilio firma una guida-saggio alla riscoperta delle antiche fortificazioni, da Tolmezzo a Paularo

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«L’incomprensione del presente nasce fatalmante dall’ignoranza del passato». L’architetto Gianni Virgilio cita lo storico Marc Bloch per indicare il filo conduttore e lo spiritodel suo lavoro, una corposa guida alla scoperta di “Castelli e fortificazioni della Carnia” (Andrea Moro Editore, pagg. 229, euro s.i.p.), che annovera contributi di Dario Zearo, Giulio Boiti, Maurizio d’Arcano Grattoni, Mariangela Pècol e Sandro Piussi. Non è certo la prima volta che l’architetto Virgilio si cimenta con i castelli di queste regioni (vedi la trilogia “Andar per castelli” nel 2003, “Castelli senza confini” nel 2009 e “Castelli da scoprire” nel 2011), ma stavolta concentra la sua attenzione sulla Carnia, individuando nove itinerari nelle sette valli carniche, dalla città murata di Tolmezzo ai castelli di Valdajer, Durón, Siajo, Diérico.

D’altro canto di materia ce n’è parecchia. La Carnia è frequentata sin dal Paleolitico Medio, 122mila anni fa. In seguito furono i Veneti e i gruppi di stirpe celtica a colonizzare la regione, prima che i Carni, intorno al 400 a.C., calassero dalle fertili pianure tra il Reno e il Danubio dove abitavano altri popoli celtici.

L'articolo integrale sul giornale in edicola martedì 20 agosto.

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