Porta d’Italia e ponte Versa sono costati 5,2 milioni
Importi resi noti dalla Maeg che li ha realizzati rispettivamente per i consorzi di imprese che si sono aggiudicati gli appalti di Autovie Venete e Fvg Strade

La disputa sull’estetica, la filosofia e l’utilizzo di risorse finanziarie relativa agli arditi ponti della rotonda di Sant’Andrea e sul torrente Versa si arricchisce di un elemento nuovo: il costo.
Grazie alla collaborazione della società Maeg costruzioni spa di Vazzola (Treviso) siamo in grado di spiegare quanti soldi sono stati destinati alla Porta d’Italia e al ponte sul Versa.
Porta d’Italia. Il ponte strallato di Sant’Andrea lungo il raccordo dell’A34 (futura Via Gemina?) è costato due milioni 638.500 euro. A questo importo va aggiunto quello necessario per le solette, gli asfalti, barriere, spalle, ecc. L’importo indicato da Maeg riguarda, dunque, solo la parte in acciaio e il montaggio. Maeg ha avuto l’incarico dal consorzio di cinque imprese (Icop, Friulana Bitumim Tomat, Valle e Sioss) che si era aggiudicato l’appalto dalla concessionaria Autovie Venete. Intero costo dei 14mila metri di raccordo 147 milioni di euro. Nella scheda della Porta d’Italia sul sito web della Maeg si legge che il ponte è caratterizzato da un arco di 40 metri dal peso di 84 tonnellate con un’inclinazione di circa 30 gradi. L'arco è inserito a incastro nella struttura centrale, composta da una trave reticolare e da una serie di travi piane del peso di 150 tonnellate. Lunghezza totale 130 metri, luci 130 metri, peso totale 300 tonnellate.
Ponte sul Versa. Il costo del ponte, sempre solo per quanto riguarda l’acciaio, è stato di due milioni 615mila euro. In questo caso Maeg ha realizzato la struttura per il consorzio Mariano scarl che si era aggiudicato l’appalto da Fvg Strade.
La scheda tecnica riferisce di un ponte realizzato in acciaio anti-passivante, con due archi cilindrici (formati da quattro tubi da due metri di diametro) suggestivamente posizionati a crociera. Lunghezza totale 110 metri, peso totale 400 tonnellate.
Il ponte sul Versa è l’opera più ardita del nuovo by pass di Mariano costato 23 milioni di euro per 7,5 chilometri .
Recentemente, su sullecitazione di Dario Stasi, direttore di Isonzo-Soca, è stato rianimato il dibattito sull’opportunità di installare la Porta d’Italia. Ora che c’è si cerca di farla diventare una sorta di marchio di fabbrica (della storia) del Goriziano, senza confini.
I detrattori della Porta d’Italia e del ponte sul Versa sostengono che quei soldi potevano essere spesi per altre emergenze. Il dibattito è destinato a continuare. Speriamo in maniera costruttiva.
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