Monfalcone, alla scuola Duca d’Aosta i primi frutti dell’orto dei bambini
Seminate dai bambini due mesi fa ha prodotto le fragole e le verdure

Nel giardino della primaria Duca d’Aosta di Monfalcone l’orto realizzato un paio di mesi fa dalle insegnanti e dai bambini assieme a Legambiente, promotrice del progetto “Orto in classe”, con il supporto tecnico del Comune, ha prodotto i primi frutti e verdure. Nelle aiuole ci sono fragole e piante di fagiolini, i ciuffi delle carote e quelli dei ravanelli e spettacolari cespi d’insalata. Genitori e nonni hanno potuto ammirarli mercoledì pomeriggio quando l’orto, destinato ad allargarsi, è stato inaugurato. All’appuntamento hanno preso parte le classi prime C e D e le quinte A e C, con le rispettive insegnanti, l’assessore all’Istruzione e Ambiente, Gualtiero Pin, e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Giacich, Susanna Tessaro. A spiegare il progetto è stata Sonia Kucler, responsabile per Legambiente di “Orto in classe”, un percorso che ha coinvolto prima le insegnanti (per la d’Aosta Martina Mazzarella, Livia Antonini e Rosanna Manià), tornate sui banchi per una serie di lezioni specifiche, e poi i bambini. «L’obiettivo è quello di far capire da dove arriva il cibo, che non nasce in supermercato - spiega Sonia Kucler - e che bisogna aspettare la stagione giusta per seminare e poi quella per raccogliere». Attività che si possono realizzare con metodi naturali, come dimostra l’orto della d’Aosta: per le aiuole sono stati impiegati mattoni di tufo, il terriccio è pure “semplice” e per proteggere le piantine dalla siccità estiva, i bambini mercoledì ne hanno circondato la base con paglia triturata, proveniente da coltivazioni biologiche. «Sono stati scelti inoltre gli ortaggi, spiegandolo ai bambini - aggiunge Sonia Kucler -, che richiedono le minori risorse possibili dal punto di vista idrico». L’orto, su cui si affacciano anche i nidi artificiali realizzati con il Wwf, a breve si ingrandirà. Saranno realizzate un’aiuola di piante aromatiche e una per i fiori («la tradizione locale vuole che gli orti siano fioriti»). Per proteggere il lato più esposto al vento, che confina con il parcheggio interno, sarà realizzata una siepe con arbusti e alberi autoctoni regalati dal vivaio di Tarcento della Forestale regionale. L’orto sarà poi corredato da un bidone del compost. «Ringrazio le maestre, oltre che Legambiente - ha detto la dirigente -, che hanno lavorato molto. È un progetto importante, serve a imparare tante cose, facendo e divertendosi».
(la.bl.)
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