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Alikè, Passaro non riesce a pagare ma in Serbia fa affari con l’energia

Holding fallita, i legali chiedono una proroga sul dovuto ai curatori: intanto l’ex coamministratore a Belgrado dirige una società impegnata nel progetto del più grande parco fotovoltaico del mondo

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«Chiediamo una proroga per pagare i curatori fallimentari di Alikè». A proporlo al giudice Laura Barresi sono stati ieri gli avvocati Alberto Tarlao e Livio Grapulin, difensori di Dimitri Passaro, uno dei due ex amministratori della holding immobiliare fallita il 19 febbraio 2009 e proprietaria, tra l’altro, di villa Hausbrandt. L’altro è Gianluca Valenti. In effetti per Passaro (Valenti lo ha già fatto offrendo terreni e proprietà) si tratta di pagare una cifra rilevante - circa un milione e mezzo di euro - per consentire l’ammissione al patteggiamento. Ma se ieri il rinvio davanti al pm Federico Frezza è stato concesso e l’udienza è stata fissata al prossimo 5 aprile, è emerso anche che Passaro, che risulta residente a Belgrado, non vive proprio malaccio. Dalle ceneri di Alikè è praticamente risorto diventando co-amministratore delegato e direttore finanziario della Securum equity partner & associates, la società italo serba nata per essere la fotocopia del Gse (Gestore dei servizi energetici) italiano.

Il 30 ottobre scorso la società di Passaro ha ufficialmente sottoscritto un accordo quadro con la Repubblica di Serbia per la realizzazione del progetto OneGiga, il più grande parco fotovoltaico al mondo. Il progetto prevede la costruzione di 100 impianti fotovoltaici da 10 megawatt ciascuno (totale dell’investimento 1,755 miliardi di euro) da parte dell’Epc contractor, Mx Group South East Europe, società diventata di diritto serbo ma che in Italia ha recentemente chiuso la propria fabbrica dove fino allo scorso mese di giugno lavoravano più di 200 persone.

Il progetto OneGiga, nella fase iniziale, avrebbe dovuto consentire la ripresa delle attività dello stabilimento in provincia di Monza e scongiurarne così la definitiva chiusura. E ora la società diretta da Dimitri Passaro, di base in Serbia, ha annunciato di volere espandersi oltre che in Montenegro anche in Italia.

Secondo quanto ha dichiarato al settimanale economico “Il Mondo” lo stesso Passaro, Enexia Energy (società energetica di Securum Equity Partners co partecipata dal Governo serbo) si propone di entrare nel mercato italiano costruendo gli impianti fotovoltaici (circa mille i megawatt previsti) in nome e per conto degli investitori già in possesso delle autorizzazioni che non sono state utilizzate a causa del calo degli incentivi.

Eppure nonostante queste prospettive così brillanti in un momento difficile del mercato, come è emerso ieri in tribunale, i soldi già promessi faticano ad arrivare. «Abbiamo manifestato la necessità del rinvio per portare a termine gli accordi intervenuti con il fallimento e abbiamo ottenuto il consenso di tutti gli interessati», hanno confermato seccamente gli avvocati Tarlao e Grapulin.

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