DUINO AURISINA. Duino Aurisina nel caos per i mezzi pesanti che invadono le carreggiate, producono smog, si cimentano in azzardare inversioni a “U”, per di più vietate dal Codice stradale. Un problema annoso, quello dell'attraversamento di tir nei centri abitati del Comune, che stagionalmente si aggrava, con ricadute pesanti su Sistiana e Duino.
A nulla sono valse, in passato, le ordinanze o i controlli sulle arterie operati dalle forze dell'ordine: i bestioni d'acciaio continuano a macinare chilometri sulla 55, intasando in primis la circolazione di San Giovanni e poi delle altre frazioni.
Il sindaco Vladimir Kukanja, recependo il malessere dei residenti, ha deciso di affrontare la questione di petto, segnalando al prefetto di Trieste il grave inconveniente. Dopo questo primo passo, nei prossimi giorni incontrerà anche il sindaco di Doberdò del Lago, Paolo Vizintin, per concordare una strategia comune. «La situazione è ormai diventata intollerabile – afferma Kukanja – e la soluzione deve essere radicale. Non si tratta esclusivamente di un problema di sicurezza del traffico – sottolinea il primo cittadino –, ma anche di danni ambientali che la popolazione di San Giovanni sta sopportando da decenni».
Esasperati i residenti: «L'altro giorno assieme a mia moglie – spiega David Peric – abbiamo contato in dieci minuti una quarantina di enormi camion con rimorchio. Al bivio con la statale 14, nei pressi della fermata dell'autobus situata davanti alla basilica, si è creato di fatto un caos indescrivibile. E la puzza è diventata insopportabile. Le manovre degli articolati bloccavano il traffico in continuazione con disagi e pericoli. Siamo proprio stufi».
«Non c'è niente da fare – aggiunge un altro residente, Ferruccio Suc, titolare dell'hotel “Alla posta” -: i Tir continuano a scorrazzare per Sistiana: alcuni provengono da Gorizia, e possono farlo, altri escono dall'A4, all'altezza del supermercato Conad, in barba all'esplicito divieto. Purtroppo i controlli scarseggiano e così il fenomeno non si placa. Oltretutto è pratica, tra i camionisti, avvisarsi col cellulare, in caso di avvistamento di pattuglie».
Gli inconvenienti sono creati dai Tir provenienti da Gorizia e diretti a Trieste, Monfalcone o verso la Slovenia. Per evitare il tratto autostradale Gorizia-Villesse-Lisert (più lungo e comunque costoso per il pedaggio al casello di Villesse) gli autotrasportatori scelgono il percorso del Vallone.
Per qualche tempo (fu collocato anche un semaforo) si tentò di deviare il traffico da Sablici al Lisert, ma quel tratto di strada è stretto e pieno di curve e i camion passano con grande difficoltà creando grossi pericoli per gli automobilisti. Quindi, oggi, quasi tutti i mezzi pesanti percorrono l'intera strada del Vallone e finiscono a San Giovanni.
La maggioranza dei conducenti con grande difficoltà gira verso Monfalcone - la manovra sarebbe vietata dal Codice - per imboccare la superstrada al Lisert. Gli altri tir proseguono verso Duino e Sistiana, creando grave intralcio alla circolazione, ed si immettono al bivio del Villaggio San Mauro.
Esistono soluzioni? La prima, molto costosa, è ricostruire il raccordo Sablici-Lisert, ma in tempi di crisi potrebbe non essere così semplice reperire le risorse.
La seconda è impedire il transito dei Tir su tutta la statale 55 del Vallone: via di difficile praticabilità. «La terza – conclude il sindaco di Duino Aurisina, Kukanja – è lasciare le cose come stanno, ma è semplicemente inaccettabile».
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