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Prorogata a grande richiesta la mostra di Kollmann&Josè

La rassegna allestita all’Irci sulla satira disegnata in una città di frontiera visitata da 7mila persone. Resterà aperta fino alla Barcolana

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A grande richiesta. «La satira disegnata in una città di frontiera. Kollmann & Josè per Carpinteri & Faraguna” non chiude oggi come da calendario ma si allarga alla Barcolana. Per esaudire le pressanti richieste, giunte negli ultimi giorni all’Irci ma anche al Piccolo, la mostra sui disegni della Cittadella realizzata dall’Irci allestita al piano terra del Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata di via Torino 8, raggiunta la soglia dei 7mila visitatori, è stata prorogata fino a domenica 14 ottobre. In questo modo potrà essere visitata anche dai numerosi turisti che arriveranno in città per la Coppa d’Autunno. «Una scelta obbligata - spiega il direttore dell’Irci e curatore della mostra Piero Delbello -. Non so quante telefonate sono giunte all’istituto. Per non parlare di quelle dei visitatori triestini che chiedevano di poter far vedere la mostra agli amici e parenti che arrivano in città per la Barcolana. Una cosa incredibile». Protagonista della mostra sono le vignette di Josè Talarico e Renzo Kollmann ospitate da “La Cittadella”, lo storico settimanale satirico di Carpinteri & Faraguna che venne pubblicato senza interruzioni dal marzo del ’47 al marzo 2001, quando cessò il suo abbinamento all’edizione del lunedì del Piccolo. Un unico triestino dal punto di vista editoriale. E soprattutto un orgoglio della città che è riuscita a mettere in satira le pagine più pagine più nere del Novecento. «Ho registrato un grande affetto dei triestini per la Cittadella. Un vero orgoglio per questa loro capacità di ridere» aggiunge Delbello. Trieste è la capitale del witz e soprattutto la città dove il “morbin” regna sovrano: termine intraducibile in altre lingue. In mostra, oltre alle vignette, anche la prima pagina di giornali-burla come “Il lavoratore” e “Il popolo di Titalia”, che i nostri autori inventavano negli anni quaranta e inserivano - a mo’ di satira nella satira - all’interno de “La Cittadella”, come per esempio l’improbabile “Primomaggiorski Dnevnik”, pubblicato nel denso ma essenziale catalogo, che raccoglie scritti di Lino Carpinteri, Fiammetta Zuliani Faraguna, Fulvia Costantinides, Pia Frausin, Decio Gioseffi e Marina Petronio. Il “vecchio “ Carpinteri (vecchio tra virgolette ovviamente) è tra i principali sostenitori della mostra e tra quelli che hanno spinto per una proroga. Rimarrà aperta da lunedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30, la domenica dalle 10 alle 13. L’ingresso è libero.

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