Coprifuoco anti-alcol bevute libere solo al bar
Vietato il consumo in strada dalle 21 alle 7 in un’ampia zona del centro Guerra alle bottiglie sparse. Sanzioni fino a 1500 euro per gli esercenti

Da giovedì al 30 ottobre, dalle 21 alle 7 del mattino, nel centro di Monfalcone ci sarà il “coprifuoco” per i consumatori di alcolici sulle panchine o nei giardini pubblici che lasciano poi cumuli di bottiglie e lattine disseminate tutto attorno. Insomma, o si beve seduti al bar o ci si deve attenere a serate da astemi. E saranno guai seri per gli esercenti che distribuiranno bevande per asporto nelle ore proibite: multe fino a 1500 euro o addirittura la chiusura temporanea del locale, come è già avvenuto l’estate scorsa per un esercizio di via Sant’Ambrogio.
«Il provvedimento - spiega l’assessore alla Polizia munciipale e vicesindaco Omar Greco - è stato riproposto come segnale di attenzione verso la città, sulla base dei buoni risultati ottenuti nella precedente sperimentazione. A conferma che, lungi dal procedere con interventi spot, come qualcuno ha detto, stiamo lavorando con continui provvedimenti a tutela della vivibilità cittadina». L’ordinanza anti-alcol, che sarà firmata dal sindaco Silvia Altran lunedì mattina ed entrerà in vigore dopo tre giorni, fa parte di un poker di provvedimenti che hanno già disposto l’obbligo di garantirne pulizia e decoro ai negozi sfitti, la rimozione delle biciclette abbandonate e la campagna “Città pulita” con sanzioni per chi abbandona rifiuti, non cura i giardini o deturpa l’arredo urbano. Il “coprifuoco” alcolico sarà in vigore nell’area compresa tra piazza della Repubblica, via Sant’Ambrogio, androna del Campanile, via del Comune, via della Basilica, via della Pietà, via delle Mura, via della Carità, passo del Torrione, piazza Unità d’Italia, piazza Falcone-Borsellino, piazzetta Montes, piazza Cavour nella parte a circolazione limitata, via Battisti e via Blaserna. In tutte queste zone - in pratica nel “cuore” della città - sarà vietata la vendita di bevande alcoliche da asporto, il cui consumo dovrà avvenire all’intero dei locali, pena sanzioni. Il divieto di vendita riguarderà sia i titolari o i gestori di attività commerciali in sede fissa, sia quelli di attività alimentari e i titolari o gestori di circoli o associazioni private con somministrazione di alimenti e bevande ai soci. Per tutti questi «è fatto quindi divieto - afferma l’ordinanza - di vendere, per asporto o consumo sul posto, o cedere a terzi, anche a titolo gratuito, bevande alcoliche di qualunque gradazione in qualsiasi contenitore di vetro e in lattine dalle 21 alle 7». In particolare ai circoli o alle associazioni private sarà consentita la vendita «per consumo immediato sul posto» a condizione che ciò avvenga all’interno dei locali. Lo stesso divieto vale per i titolari delle attività artigianali con vendita di beni alimentari di produzione propria. Sarà invece consentita, dalle 21 alle 23, la vendita di bevande alcoliche a bassa gradazione purché avvenga contestualmente alla vendita dei beni alimentari di produzione propria, anche per il consumo immediato sul posto che dovrà essere effettuato all’interno dei locali. Per i titolari o gestori di attività di somministrazione di alimenti e bevande varrà il divieto dalle 21 alle 7, ma sarà consentita, nella fascia oraria indicata, la somministrazione solo nei propri locali e nei relativi plateatici esterni. Spetterà quindi ai titolari o ai gestori far rispettare queste “regole” e controllarne il rispetto da parte degli avventori.
Chi non rispetterà le nuove norme potrà vedere applicate sanzioni da 150 a mille euro a seconda della violazione e la chiusura temporanea dell’attività. Nel caso di reiterazione, la sanzione andrà da 250 a 1500 euro.(f.m.)
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