Sommariva: o si “twittava” o addio soldi
Il direttore di Turismo Fvg: quei 450mila euro sono fondi europei, dovevamo spenderli entro l’anno

TRIESTE. Il caso della gara d’appalto di Turismo Fvg, «necessita di qualche spiegazione in più, perché vogliamo far capire che il nostro è un comportamento virtuoso». Nessuna polemica da parte del neo direttore dell’agenzia regionale Edi Sommariva, solo la voglia di chiarire. La gara pubblicata dalla Regione mette a diposizione 450 mila euro di fondi europei per lo sviluppo di una strategia di marketing nei social network, in un periodo che va da metà giugno a tutto ottobre. Quattro mesi e mezzo di gestione, compresa la creazione o l’acquisto di piattaforme informatiche: un importo giudicato «spropositato, un autentico sperpero di denaro pubblico» da più parti politiche, anche perché – è stato il rilievo bipartisan – Turismo Fvg potrebbe gestire in casa l’operazione, senza il bisogno di investire una cifra del genere per Facebook, Twitter o blog.
Sommariva puntualizza: «Ricordiamo che stiamo parlando di fondi europei e dunque è un’opportunità che ci viene offerta, non utilizzarli o non saperli spendere entro l’anno, così come spesso avviene in altre zone d’Italia, significa che la Regione li deve restituire. Saper invece cogliere l’occasione per fare un investimento nella comunicazione è, nel mio modo di vedere, un comportamento virtuoso. È un investimento nel tempo – afferma il direttore - un progetto di comunicazione nei social network pensato per essere più presenti e affermarci all’estero, soprattutto all’Est: Russia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania. Ma anche Austria, Germania, Olanda. Ricordiamoci – osserva – che in un momento di stallo del settore è solo grazie agli stranieri che si possono aumentare le performance per la regione. E un modo per centrare l’obiettivo è essere presenti nei canali internet internazionali non solo italiani».
Sommariva mette davanti i dati: «Il 60% dei turisti che vengono in Friuli Venezia Giulia arriva o perché c’è già stato o grazie al passaparola. E il passaparola moderno – riflette il direttore di Turismo Fvg – ora viaggia sul web. Con la comunicazione sulla stampa potremmo risparmiare – conclude – ma la visibilità è ridotta perché si compare un’unica volta. Con i social network e il web i contatti si moltiplicano. E dunque è un investimento nel tempo». (g.s.)
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