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Avvocati in campo per difendere il Giudice di pace

L’Ordine ritiene indispensabile una sede nella Bassa Cervignano e Palmanova si contendono l’ufficio

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CERVIGNANO

Adesso a difendere il Giudice di pace ci si mette anche l'Ordine degli avvocati di Udine. Secondo il presidente (allo scadere del mandato) Silvia Pajani, nella Bassa va mantenuto almeno uno dei tre uffici destinati a soccombere. Cervignano e Palmanova cominciano così a sgomitare per contendersi la sede dell'unico ufficio che un'operazione già di per sé “miracolosa” potrebbe scongiurare l'accorpamento nel capoluogo friulano. Il giudizio dell'avvocato Pajani «tiene in considerazione anche il carico di lavoro dell'ufficio di Latisana, che soprattutto d'estate accumula una notevole quantità di procedimenti penali». «Perciò, pur favorevole alla soppressione - riprende il presidente - l'Ordine degli avvocati ritiene necessario mantenere nella Bassa almeno un ufficio a scelta tra Cervignano, Latisana e Palmanova». La chiusura incombe su tutti e tre. La normativa (al vaglio delle Camere) impone infatti di chiudere tutti gli uffici del Giudice di pace che non abbiano sede nel tribunale circondariale, un carico annuale di 600 procedimenti e un bacino minimo di 100mila abitanti. Le prime sgomitate sono partite con l'ipotesi di aggirare il trasloco “forzato” a Udine accorpando in uno i tre uffici esistenti. In contropiede il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, ha chiamato Cervignano e Latisana a raccolta, per convincerli non solo che l'accorpamento va fatto, ma anche che la sede ideale è la Fortezza. Un salto un po' troppo in avanti, sia per il sindaco di Cervignano, Pietro Paviotti, sia per l'ex pretore del capoluogo della Bassa, Diego Modesti. «Cervignano viene prima» sostiene Paviotti, chiarendo che «i Comuni del Cervignanese (oltre al capoluogo Campolongo Tapogliano, Aquileia, Fiumicello, Ruda, Terzo e Villa Vicentina) stanno cercando di capire se possano riuscire a mantenere aperto l'ufficio esistente a spese proprie. «Solo se tale ipotesi non andasse in porto – riprende Paviotti – si valuterà l'accorpamento nella Bassa e successivamente la scelta della sede». Anche per il sindaco di Terzo, Michele Tibald, avvocato di professione incaricato a fare i conti per il Cervignanese, «è più logico tenere in piedi un solo ufficio in tutta la Bassa, ma dove dev'essere ancora valutato».

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