Terme romane, ci siamo: si apre la prossima estate
Entro il primo semestre 2012 la conclusione dei lavori di recupero dell’edificio Non solo cure, ma anche wellness e proposte legate alle attività sportive

di Laura Borsani
Finalmente ci siamo, il traguardo si avvicina dopo 30 anni di attesa e non poche difficoltà: le Terme romane saranno riconsegnate ai monfalconesi la prossima estate. Cure termali, wellness e attività sportiva mettendo in campo un’ulteriore chance di promozione del territorio. Le Terme fuori dalla porta di casa, intercettando anche gli utenti triestini.
Proprio oggi alle 12.30 sarà trasmesso nell’ambito del programma “Il Settimanale” per la Rai 3 del Friuli Venezia Giulia, un servizio che ripercorrerà la storia delle Terme romane di Monfalcone e lo stato attuale dei lavori.
Lo storico edificio recuperato ai suoi antichi splendori, aprirà quindi i battenti tra poco più di sei mesi. È un obiettivo che l’amministrazione comunale sostiene con determinazione guardando al completamento delle opere nel corso del primo semestre 2012. Si tratta di un primo risultato, inserito nell’ambito di un progetto ben più ambizioso, comprensivo della realizzazione della darsena da 440 posti-barca, oltre a strutture dedicate allo svago e al tempo libero.
Nei primi mesi del prossimo anno partiranno i cantieri per l’ultimazione del complesso termale, al quale il Comune sta intanto lavorando per la dotazione di un parcheggio da 70 posti auto. Il progetto, che si avvale della formula del project financing, conta su una copertura finanziaria di circa 5,2 milioni di euro, tra fondi statali, comunali e privati, ai quali spetta un investimento pari a quasi 2,5 milioni. All’intervento concorrono alcuni operatori del settore, tra cui la General Services, e per quanto riguarda le opere, la Ici Coop di Ronchi dei Legionari. I lavori hanno compreso la bonifica e la messa in sicurezza di una superficie pari a circa 7.700 metri quadrati, riscattando l’area dal degrado e dall’annoso stato di inquinamento. Un intervento complesso, che ha incontrato non poche difficoltà, anche considerata la mole e la natura dei rifiuti rinvenuti.
Contestualmente, il prossimo anno partiranno le opere “propedeutiche” alla realizzazione della darsena e delle altre strutture per lo svago e il tempo libero e di ulteriori posti-auto: si tratta anche in questo caso in primis della bonifica dei terreni retrostanti, oltre a lavori di urbanizzazione e l’installazione delle reti tecnologiche.
L’obiettivo finale resta quello di rendere fruibile l’intera area di circa 120mila metri quadrati. Il progetto parallelo si poggia sull’accordo di programma quadro siglato nel dicembre 2010 tra i ministeri dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e della Portualità turistica, da Italia Navigando, agenzia di emanazione governativa, e dalla Regione. L’ammontare dell’investimento è di 22 milioni di euro, di cui ad oggi sono disponibili 5 milioni finanziati dal Cipe, 1,5 dalla Regione e ulteriori 1,5 milioni di euro stanziati dal ministero per la Portualità turistica.
Il sindaco Silvia Altran osserva: «Iniziamo a intravedere i primi risultati. L’aspetto prioritario, assieme al rilancio turistico, è rappresentato dal risanamento di un’area strappata all’inquinamento e al degrado. Il progetto permette inoltre di diversificare l’offerta economica di Monfalcone, dando un importante impulso al turismo e alla nautica da diporto. Significa anche un sostegno all’occupazione, con nuovi posti di lavoro, e un supporto all’indotto, rappresentato dagli innumerevoli cantieri nautici esistenti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori