Minerva di Gorizia, è stata invitata fra le 500 aziende top leader mondiali protagoniste del Global Economic Leaders Summit tenutosi nei giorni scorsi a Changchun in China.
Un riconoscimento formale e definitivo del ruolo che la società regionale ha assunto nel campo della definzione di percorsi verso la qualità totale e la gestione innovativa dell'impresa.
«Non è stata solo una grande soddisfazione – ha dichiarato Adriano Ruchini presidente di Minerva e dalla primavera scorsa presidente di Confapi Gorizia – ma anche il definitivo riconoscimento del lavoro che in questi anni Minerva ha compiuto verso l'eccellenza. Un impegno che è stato definito come strategico dagli stessi organizzatori del Global Economic Leaders Summit».
Occorre infatti ricordare che i piani di sviluppo dei prossimi quindici anni del governo cinese mettono al primo posto l'investimento in cultura della conoscenza: e Minerva è diventata un concreto esempio da studiare e seguire a livello internazionale.
Soprattutto per la capacità di creare reti di conoscenza e collaborazione, valorizzando in modo significativo l'innovazione e la ricerca.
È in questo settore che possiamo dare il nostro migliore contributo – continua Ruchini – perchè da anni perseguiamo una via verso l'eccellenza costruita proprio sulla qualità dell'organizzazione e sulla condivisione della conoscenza e degli obiettivi da raggiungere».
Durante i giorni del Global Summit Minerva è inoltre stata selezionata fra i cinquanta protagonisti dell'ispezione alle imprese della zona industriale di Yuncheng, visitando una fonderia per il bronzo e stabilimenti per la produzione di automezzi pesanti.
Il presidente di Minerva ha accolto l'invito di collaborazione rivoltogli da un'impresa cinese che produce materiali per i rivestimenti interni delle auto integralmente prodotti con fibre naturali.
«Fra le cose che interessanti da riportare – conclude Ruchini – c'è il fatto che l'elevazione del rango sociale in Cina avviene attraverso il pagamento delle tasse: chi paga più tasse dimostra non solo di gestire un'impresa che funziona, ma di contribuire più di altri al raggiungimento degli obiettivi di crescita comuni».
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