
LUBIANA Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato a Lubiana il suo omologo sloveno, Borut Pahor per il rinnovo del suo mandato presidenziale, assieme anche alla presidente croata Kolinda Grabar-Kitarovic.«Noi siamo non divisi ma uniti dallo stesso mare. Si diceva una volta che i paesi vicini, confinanti, sono divisi dalle loro frontiere o dal mare. Era sbagliato perché in realtà siamo uniti nei nostri confini e uniti dal mare che ci accomuna» ha affermato il capo di Stato Mattarella alla Colazione offerta da Pahor.
Questa «è innanzitutto l'occasione per formulare al presidente Pahor gli auguri per il suo secondo mandato e per manifestare da parte nostra la stima e la profonda amicizia nei suoi confronti che raffigura la collaborazione che vi è tra i nostri tre Paesi», ha proseguito Mattarella, che ha osservato come nel corso dell'incontro ci sia stato «uno scambio di idee» su «tante questioni che abbiamo davanti a noi che riguardano essenzialmente l'Unione e il suo futuro. E come il Presidente ha ricordato riguardano anche la prospettiva di tutti i Balcani occidentali nei rapporti con l'Unione Europea e nel progressivo avvicinamento all'Unione».
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«Slovenia e Croazia sono Paesi nell'Unione di grande importanza per la loro condizione e storia ma anche perché sono i capifila dei Balcani Occidentali», ha concluso Mattarella.
«Siamo qui per ribadire le relazioni di buon vicinato e rinforzare la cooperazione futura» ha aggiunto il presidente sloveno, Borut Pahor. «La Slovenia non ha una tradizione in questo senso ma sono contento che tutti i presidenti abbiano accettato l'invito perché è fondamentale mantenere un dialogo aperto e cordiale con i vicini». Accennando al problema confinario con la Croazia, Pahor ha aggiunto che «bisogna risolvere le questioni aperte e tenere fede agli impegni presi. I problemi politici sono creati da noi, esseri umani, e quindi siamo sempre noi a doverli risolvere».