La salma pertanto, custodita in obitorio, sarà sottoposta all’esame autoptico, su disposizione della Procura di Gorizia. È stato aperto un fascicolo per omicidio stradale, a fronte del quale saranno indagate le eventuali responsabilità dei conducenti coinvolti nel drammatico evento, il lituano M.S., 35 anni, e il ronchese L.V., 45 anni. Le indagini sono in corso, al vaglio della magistratura al fine di accertare la dinamica dell’incidente. A partire dall’autopsia per stabilire la tipologia e la portata delle lesioni subite dallo scooterista e la causa del decesso.
Ciò che al momento è emerso sono i due impatti susseguitisi praticamente senza soluzione di continuità in viale Verdi, subito dopo l’intersezione con via Roma. Lo scooterista, diretto alla Stone Italia di Villesse dove ricopriva il ruolo di caporeparto, stava procedendo in direzione di Ronchi dei Legionari, quando, all’altezza dei civico 38, è fuoriuscito dal parcheggio il furgone Ford Transit condotto dal lituano e con a bordo altri due connazionali, anche questi diretti al lavoro. Il conducente, stando a quanto si è appreso, avrebbe inserito la freccia direzionale prima di immettersi sul viale, per poi partire regolarmente, senza manovre repentine o azzardate. Una condotta che fa presupporre la verifica circa lo sgombero della corsia prima di avviare la corsa, elemento per il quale è al vaglio anche un’errata valutazione in ordine alla distanza dello scooterista in arrivo. Il 51enne è stato urtato dallo spigolo anteriore sinistro del furgone, finendo sulla corsia opposta di marcia. Dove stava sopraggiungendo la Citroen guidata dal ronchese. Un impatto laterale di fatto inevitabile, non permettendo margini di reazione da parte del conducente. Tutti gli aspetti comunque che restano al vaglio della magistratura.
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