
TRIESTE. La scelta tra Fabio Scoccimarro e Luca Ciriani per la candidatura di Fratelli d’Italia alla presidenza del Fvg verrà fatta tra sabato 2 e domenica 3 dicembre al Pala Alma Arena, sede del congresso nazionale del partito di Giorgia Meloni. Toccherà al segretario regionale o al consigliere di lungo corso in piazza Oberdan? «Siamo sportivi: chi non verrà indicato lavorerà per la squadra con impegno totale», assicura Scoccimarro.
A Trieste venerdì è arrivata una prima quota di delegati, circa un migliaio. Per loro sono state organizzate visite a Trieste e dintorni: la Foiba di Basovizza, il Campo Profughi di Padriciano, il Magazzino 18, i luoghi dei Caduti del ‘53 e Redipuglia. Ma nel fine settimana di delegati ne sono previsti più di 4mila, da ogni parte d’Italia. Pronti già sabato 2 ad applaudire Meloni, in comizio pubblico alle 11.30 su diritti degli italiani, lavoro, casa, sicurezza, ius soli, e sicuramente rieletta come presidente del partito.
L’indicazione ai congressisti? «Non parleremo solo ai congressisti e delegati - anticipa la leader di FdI -, ma a tutti gli italiani che invitiamo a partecipare numerosi e che hanno dato il loro contributo importantissimo di idee attraverso il questionario partecipato che abbiamo diffuso lo scorso fine settimana.
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Oltre 70mila persone in tutta Italia hanno detto la loro sui temi più importanti della politica nazionale e internazionale, come il rapporto con l’Ue, l’immigrazione e lo ius soli, la legittima difesa. Proprio da Trieste - prosegue Meloni - Fratelli d’Italia lancerà il suo programma di governo che può essere sintetizzato in un principio semplice e chiaro: “prima gli italiani, prima l'Italia” . È questa la richiesta principale che rivolgiamo ai nostri alleati e che ribadiremo in ogni sede: l’Italia merita e ha diritto a un governo che faccia gli interessi del popolo italiano e non quello di altri come è accaduto in questi anni».
«Le quote rose sono un’offesa per le donne, Giorgia lo dimostra», commenta da parte sua Scoccimarro informando di una macchina organizzativa che è riuscita a produrre «a costo zero, visto che tutti ci siamo autotassati», un «risultato incredibile».
È da metà ottobre che Fdi del Friuli Venezia Giulia lavora all’evento. Data prova di strutture all’altezza, Trieste è così diventata sede del secondo congresso del partito (il precedenza, nel 2014, il movimento si riunì a Fiuggi), il primo della destra italiana in città. «Trieste - si legge nell’invito - ospita alcune delle memorie più care alla storia della nostra comunità nazionale e perciò risulta particolarmente indicata per celebrare un congresso dedicato a sviluppare i temi del recupero del sentimento e del valore della Patria». C’è anche attesa per l’arrivo dei big nazionali dei partiti alleati: a rappresentare Silvio Berlusconi e Matteo Salvini dovrebbero esserci i capigruppo alla Camera Renato Brunetta e Massimiliano Fedriga.
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