
FIUMICELLO Circa duemila candele accese a Fiumicello, altre 200 in piazza Unità a Trieste. Così il Friuli Venezia Giulia, come in decine di piazze in tutta Italia, ha ricordato a un anno di distanza la scomparsa di Giulio Regeni, il ricercatore di Fiumicello torturato e ucciso in Egitto.
A Fiumicello la fiaccolata si è tenuta in piazzale dei Tigli, davanti al Municipio, tutte le 2mila candele predisposte dagli organizzatori sono andate esaurite. La veglia è iniziata alle 19.41, l'ora in cui, esattamente un anno fa - era il 25 gennaio 2016 - Giulio Regeni spariva nel nulla . Sarebbe stato ritrovato cadavere il 3 febbraio, sul corpo segni di torture. Dopo la veglia la folla si è trasferita in una sala attigua dove si sono svolte alcune testimonianze. A parlare, tra gli altri, anche Claudio e Paola Regeni, i genitori di Giulio.
A sfidare la bora con le candele accese, osservando un minuto di silenzio concluso da un lungo applauso, sono state anche oltre 200 persone in piazza Unità a Trieste, città dove Giulio aveva studiato. Sullo sfondo, il palazzo della Regione illuminato di giallo.
Il palazzo della Regione si tinge di giallo, il colore di Giulio. Il simbolico abbraccio del #FVG alla famiglia Regeni #365giornisenzagiulio pic.twitter.com/T9r8FGP43k
— Debora Serracchiani (@serracchiani) 25 gennaio 2017
In piazza nessuna bandiera di partito: soltanto gli striscioni gialli di Amnesty International e le bandiere del Collegio del Mondo Unito di Duino, con una delegazione che ha partecipato al presidio.
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Al microfono si sono alternati i discorsi in ricordo di Regeni: uno dei manifestanti ha invitato a «ricordare Giulio per la sua curiosità e la sua spinta ad approfondire la conoscenza delle parti più nascoste del mondo». Nel corso degli interventi, più volte viene ricordato il legame di Regeni con Trieste, dove il giovane ha frequentato il liceo e il Collegio.
Durante la manifestazione è intervenuta anche l'assessore regionale Loredana Panariti. «A un anno di distanza ricordiamo e chiediamo con forza giustizia e verità per Giulio Regeni». Panariti ha ribadito il sostegno morale alla madre e al padre di Giulio, ha ricordato l'impegno della Regione a partecipare all' iniziativa degli ex compagni di studio di Regeni, i quali stanno avviando una raccolta di fondi finalizzati a delle borse di studio rivolte ai ragazzi egiziani per il Collegio del Mondo Unito.